AGI News On – AGRICOLTURA: CIA, RIDURRE COSTO LAVORO NO SFRUTTAMENTO IMMIGRATI
22 Gennaio 2010AGI News On – AGRICOLTURA: CIA, RIDURRE COSTO LAVORO NO SFRUTTAMENTO IMMIGRATI.
(AGI) – Roma, 21 gen. – Una nuova politica del lavoro che tenga conto dei problemi dell’agricoltura; riduzione dei costi contributivi e fiscali che gravano pesantemente sulle imprese; un impegno forte e congiunto per rafforzare i rapporti della filiera agroalimentare; un’azione comune ed incisiva per una riforma della Politica agricola Ue che risponda efficacemente alle esigenze degli agricoltori dopo il 2013; i lavoratori immigrati sono essenziali per la nostra agricoltura; non ci sono giustificazioni per chi sfrutta gli immigrati e in generale i soggetti deboli del mondo del lavoro; i voucher sono uno strumento utile per fare emergere lavori di tipo occasionale, ma non bastano perche’ il lavoro agricolo dipendente non e’ solo quello occasionale, ma anche quello a tempo indeterminato, determinato e stagionale. Sono questi alcuni dei concetti espressi oggi, a Roma, dal presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi intervenendo alla tavola rotonda “Il lavoro al centro dell’agricoltura europea”, svoltasi nell’ambito del quarto congresso della Uila. “E’ indispensabile operare -ha detto Politi- per un mercato del lavoro che venga realmente incontro alle necessita’ delle imprese agricole che stanno vivendo una fase di drammatica crisi. Bisogna soprattutto intervenire sul fronte dei costi.
Occorrono una stabilizzazione della fiscalizzazione degli oneri sociali e concreti incentivi alle imprese che strutturano, che aumentano l’occupazione e che sono virtuose nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Tutte richieste -alcune delle quali sono addirittura legge- contenute negli Avvisi Comuni sottoscritti e che attendono attuazione”. Per il presidente della Cia e’ importante un rafforzamento dei rapporti di filiera fra tutti i vari soggetti in modo da superare gli attuali gravi problemi e nello stesso tempo occorre lavorare “con azioni comuni per delineare una riforma della Politica agricola europea che dopo il 2013 sia in grado di tutelare e valorizzare l’attivita’ delle imprese”.
“Chiediamo da tempo -ha affermato Politi- una verifica sulla legge Bossi-Fini che consideriamo insoddisfacente dal punto di vista dell’inserimento al lavoro e dell’integrazione degli stranieri poiche’ troppo concentrata sull’aspetto contenitivo del fenomeno immigrazione”. (AGI) Bru (Segue)