Bagarre al Senato, seduta sospesa il governo punta sul blocca-processi – Repubblica.it

12 Gennaio 2010 0 Di ken sharo

L'associazione nazionale magistrati: “Così giustizia in ginocchio”

Bersani: “Ci metteremo di traverso”. Finocchiaro: “Pronti all'opposizione”

Bagarre al Senato, seduta sospesa

il governo punta sul blocca-processi

Dopo le rivelazioni di Repubblica, proteste dell'opposizione: “Stop al decreto”

Pierluigi Bersani

ROMA – E' scontro aperto sulle norme che limitano la durata dei processi. Che non piacciono agli avvocati penalisti, all'Anm e nemmeno all'opposizione. Ma che la maggioranza vuole portare avanti a tutti i costi. Nonostante i duri attacchi delle toghe e la reazione della minoranza al Senato che, oggi, ha costretto il presidente Renato Schifani a sospendere la seduta. E le parole del segretario del Pd, Pierlugi Bersani (“ci metteremo di traverso”) sembrano le premesse di uno scontro che sembra seppellire ogni timido accenno al dialogo tra maggioranza e opposizione.

L'opposizione ha chiesto informazioni sulle indiscrezioni delle agenzie sulla probabile presentazione di un decreto legge “salva processi”, anticipato da Repubblica di oggi, al Consiglio dei ministri. Rappresentanti della maggioranza sostengono che non è stata ancora presa alcuna decisione in merito.

Bagarre al Senato. Al Senato,la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro prende la parola per chiedere la sospensione della seduta. L'accelerazione della maggioranza sul processo breve è una mossa che fa infuriare l'opposizione che chiede il ritorno del ddl in commissione. Ma Schifani non ci sta: “Non mi lascio trascinare dalla polemica politica. Ho detto e ripeto che a questa presidenza non sfugge che ieri sera sono stati presentati emendamenti innovativi e ribadisco che questa presidenza si impegna a convocare la Conferenza dei capigruppo”. Dai banchi delle opposizioni la contestazione non si placa. Diversi senatori del Pd e dell'Italia dei Valori tamburellano con le mani sui banchi. A quel punto Schifani sospende la seduta per cinque minuti. Con la Finocchiaro che annuncia: “Pronti all'ostruzionismo”

. I lavori si bloccano e Schifani toglie la seduta convocando la capigruppo per domattina alla 9.

L'ira del Pd è legata alla conferma, arrivata per bocca del sottosegretario alla giustizia Giacomo Caliendo, del varo della norma blocca-processi, come ha rivelato Liana Milella su Repubblica. “Dobbiamo adeguarci alla sentenza della Corte costituzionale del 14 dicembre” spiega il parlamentare. In quella sentenza, firmata da Giuseppe Frigo, la Consulta ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 517 del codice di procedura penale che non prevede la facoltà dell'imputato di richiedere al giudice del dibattimento il giudizio abbreviato, relativamente al reato concorrente contestato in dibattimento, quando la nuova contestazione concerne un fatto che già risultava dagli atti di indagine al momento di esercizio dell'azione penale. Dunque, di fronte a una nuova contestazione deve essere riaperto il termine per consentire eventualmente all'imputato di chiedere il rito abbreviato.

I processi interessati sarebbero sospesi per tre mesi. Fra questi, ci sono i dibattimenti in cui è coinvolto il presidente del Consiglio.

Anm. “Metteranno in ginocchio la giustizia – dice il presidente dell'Anm Luca Palamara – la cui macchina è già disastrata. Con il processo breve non si dà giustizia alle vittime del reato”, mentre si rischia di “dare impunità a chi ha commesso fatti delittuosi”. Il leader del sindacato delle toghe ribadisce inoltre che i magistrati “vogliono dire basta a guerre e contrapposizioni”, ma auspicano “una riforma seria per un servizio giustizia credibile agli occhi dei cittadini”.

Le reazioni. “Contro il processo breve ci metteremo di traverso – dice il segretario Pierluigi Bersani – Dopo le decisioni assunte ieri da governo e maggioranza stiamo entrando in un tunnel pericolosissimo. Non solo è una disarticolazione del sistema giudiziario ma è un'aministia per i colletti bianchi. E non si può per l'esigenza di uno mettere a repentaglio il sistema intero”. Molto critica anche l'Italia dei valori che per bocca del capogruppo alla Camera Massimo Donadi parla di “schiaffo a tutti gli italiani onesti”. “Il Pdl aumenta la velocità sulla giustizia per salvare Berlusconi dai processi prima delle regionali mentre la vera priorità è affrontare la crisi economica – continua Donadi – L'unica cosa che accelera nel Paese è l'inflazione, ma evidentemente a questa maggioranza non interessa perché se ne infischia dei problemi concreti delle persone”.

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