Bankitalia:disoccupati al 10%. Sacconi: Dati scorretti e sbagliati

16 Gennaio 2010 0 Di ken sharo

Bankitalia:disoccupati al 10%. Sacconi: Dati scorretti e sbagliati.

Bankitalia:disoccupati al 10%. Sacconi: Dati scorretti e sbagliati

Roma, 15 gen (Velino) – Il ministro del Lavoro e del Welfare Maurizio Sacconi, commentando i dati sull’occupazione contenuti nel bollettino economico della Banca d’Italia, ricorda che “sommare, come fanno solo la Cgil e il servizio studi della Banca d’Italia, i disoccupati veri e propri con i cassintegrati (che sono e restano legati alle rispettive aziende da un rapporto di lavoro solo temporaneamente sospeso) e addirittura con i cosiddetti ‘scoraggiati’ è un’operazione scientificamente scorretta e senza confronto con gli altri Paesi ove ci si attiene all’autorità statistica”. Istituzioni e attori sociali, ha aggiunto Sacconi, “dovrebbero fare riferimento ai dati dell’istituto a ciò preposto, l’Istat, le cui statistiche sono parte integrante del sistema europeo Eurostat, che permette il raffronto con i numeri degli altri paesi. Questi numeri – conclude – dicono che il tasso di disoccupazione in Italia era al 7,4 per cento nel secondo trimestre e all’8,3 per cento nel mese di novembre, ben al di sotto delle percentuali due cifre della media europea”.

Per via Nazionale nel secondo trimestre del 2009, “sommando i lavoratori in Cig e gli scoraggiati ai disoccupati, il numero di persone non impiegate, ma potenzialmente impiegabili, nel processo produttivo” raggiunge quota 2,6 milioni circa. E solo nel secondo trimestre 2008, subito prima del crack di Lehman Brothers, questa cifra era pari a 2 milioni. A novembre, spiega via Nazionale, “il tasso di disoccupazione è salito all’8,3 per cento, 2,4 punti in più rispetto al minimo dell’aprile del 2007”. Ma “per valutare compiutamente il grado di utilizzo della forza lavoro disponibile, ai disoccupati vanno aggiunti i lavoratori in cassa integrazione guadagni e le persone scoraggiate, ovvero coloro che non cercano attivamente un impiego e sono quindi esclusi dal conteggio ufficiale dei disoccupati, pur avendo una probabilità di trovarlo analoga a quella di questi ultimi. Stimiamo – sottolineano i ricercatori di Bankitalia – che, in questo concetto ampio, nel secondo trimestre del 2009 la quota di forza lavoro inutilizzata sia risultata superiore al 10 per cento (10,2 per cento), quasi 3 punti percentuali in più del tasso di disoccupazione (7,4 per cento)”.

Intanto in una lettera inviata al presidente della Giunta Regionale della Campania Antonio Bassolino, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti spiega: Gli sconti fiscali previsti nella disciplina originaria delle zone franche urbane non hanno adeguata copertura e quindi seguono una logica “illusoria e non responsabile”. “La norma citata nella Sua lettera é una norma di incentivo fiscale. Come tale, per principio generale e costituzionale, é una norma che richiede una copertura di bilancio”, scrive Tremonti, aggiungendo che la legge istitutiva “voluta e votata dal Governo Prodi” (nella Finanziaria per il 2007) prevedeva come copertura circa 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. Bassolino nei giorni scorsi aveva scritto al ministro lamentando la restrizione delle agevolazioni fiscali per le zone franche urbane contenuta nel decreto milleproroghe.