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22 Gennaio 2010Bresciaoggi.it – Italia & Mondo – Italia & Mondo.
Imi-Sir, Strasburgo boccia il ricorso di Cesare Previti
IL CASO. Per la Corte europea, a Milano ebbe un equo processo
- 20/01/2010
STRASBURGO
La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha respinto, dichiarandolo «non ricevibile», il ricorso presentato nel 2006 da Cesare Previti che, per la vicenda Imi-Sir, riteneva di non aver avuto un equo processo. «Niente prova l’esistenza di un preconcetto nei confronti del ricorrente» da parte dei magistrati, anche se sarebbe stato meglio che questi ultimi avessero usato «più discrezione nei loro commenti pubblici», sottolinea la Corte nelle sue motivazioni.
La decisione è stata presa a maggioranza. Nel lungo dossier, la Corte europea ripercorre la complessa storia giudiziaria che vedeva opposti il gruppo chimico Sir della famiglia Rovelli e l’Istituto Mobiliare Italiano. Previti nel 1995 fu incolpato di aver «aggiustato» i procedimenti giudiziari a suon di bustarelle e, in particolare, di aver corrotto un giudice della Corte d’appello di Roma. Nel 2002 fu condannato dal tribunale di Milano a 11 anni di carcere, diventati sette in appello e, nel maggio 2006, limati a sei anni dalla Cassazione. Nel suo ricorso, Previti aveva puntato il dito contro la mancanza di imparzialità del Tribunale di Milano, e contro i giudici a suo parere politicamente contro di lui.
Ma non ha convinto i giudici europei neppure il fatto che la condanna di Previti sia avvenuta in base ad una legge sulla corruzione dei giudici entrata in vigore nel 1992, e quindi secondo l’ex parlamentare dopo i fatti a lui ascritti.