Facebook | RNA – RETE NAZIONALE ANTINUCLEARE: 11 anni fa D’Alema bombardava la Jugoslavia. Chi lo contestò lo fece poi ministro degli esteri
5 Gennaio 2010Vista la potenza militare della Nato è andata proprio così: la Jugoslavia non esiste più, si è ulteriormente smembrata e il Kosovo ha dichiarato l’indipendenza. Milosevic è morto e la stessa attuale dirigenza serba è prevalentemente filo-occidentale.
In Kosovo regna un regime mafioso, quello prescelto dalla Nato, e i serbi sono discriminati ma nessuno osa prenderne le parti. Perchè tre mesi di bombardamenti sulla popolazione civile jugoslava, con un numero mai precisato di morti, sono stati chiamati “intervento umanitario” per portare la democrazia.
In Italia l’artefice della partecipazione alla guerra fu Massimo D’Alema allora presidente del consiglio.
Con una maggioranza che comprendeva Pdci e Verdi. Un massacro quindi della stessa sinistra che di lì a pochi mesi avrebbe contribuito a riempire le piazze e le sfilate contro la globalizzazione.
D’Alema, poche settimane la guerra, fu subito invitato alla marcia della pace di Assisi perchè, si sa, niente fa accrescere la coscienza pacifista meglio dei finanziamenti del governo alle Ong (a proposito, quello fu anche il periodo dello scandalo delle tangenti per la missione arcobaleno, tomba di tutte le Ong eque e solidali). Miglior sorte non ci fu per i contestatori di allora.
Il Prc di Bertinotti che sfilò contro le guerra, e la visione militarista dei rapporti internazionali di D’Alema, di lì a pochissimi anni votò D’Alema ministro degli esteri facendosi risucchiare nella guerra in Afghanistan.
Triste anniversario quello della guerra in Jugoslavia: ci