Tartaglia trasferito in ospedale Spataro chiede perizia su Berlusconi – Corriere della Sera
19 Gennaio 2010Tartaglia trasferito in ospedale Spataro chiede perizia su Berlusconi – Corriere della Sera.
MILANO – Massimo Tartaglia, l’uomo in carcere dallo scorso 13 dicembre per aver aggredito e ferito Silvio Berlusconi al termine di un comizio in Piazza Duomo, è stato trasferito da San Vittore al reparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo.
LA RELAZIONE DEI MEDICI – Il trasferimento è stato deciso dal Gip Cristina Di Censo in base a una relazione dei medici psichiatri della casa circondariale milanese, dove Tartaglia è detenuto nel centro di osservazione neuropsichiatrica. L’uomo è arrivato nell’ospedale milanese intorno alle 15,30. Tartaglia, che è in stato di detenzione, si trova piantonato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo. Il Gip Di Censo ha disposto il suo trasferimento in quanto nella loro relazione i medici di San Vittore hanno segnalato una condizione psicopatologica tale da dover essere curata in una struttura ospedaliera. Inoltre, i medici hanno rilevato che Tartaglia attualmente si trova in stato depressivo.
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Il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro (Newpress) |
CONSULENZA SU PROGNOSI – Nel frattempo, il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, ha disposto una consulenza medico-legale per accertare la prognosi di Silvio Berlusconi dopo l’aggressione da parte di Massimo Tartaglia, l’uomo che ha ferito il premier al volto colpendolo con un souvenir lo scorso 13 dicembre in piazza Duomo dopo un comizio. La consulenza dovrà chiarire la durata della malattia e i tempi di guarigione del presidente del Consiglio oltre alla sussistenza di eventuali postumi permanenti per le ferite riportate al viso. Spataro, come ha pubblicato oggi «Il Fatto Quotidiano», ha incaricato due esperti medico-legali che dovranno visitare Berlusconi.
LA REAZIONE DEL PDL – «Quanto stabilito da Spataro è al limite di ogni buon senso istituzionale. Il tribunale di Milano mette in dubbio lo stato di salute del premier tanto da stabilire una visita medica» ha sottolineato in una nota il vicecapogruppo dei senatori Pdl, Francesco Casoli. E ancora: «I giudici della procura del capoluogo lombardo continuano a sentirsi superiori a qualsiasi legge e autorità eletta democraticamente dal popolo italiano». «Chiediamo – si legge nella nota di Casoli – un intervento fermo di Mancino non solo a difesa della carica istituzionale che ricopre Berlusconi ma anche a difesa dell’arroganza di alcune toghe».