Berlusconi su Eluana: dovevo evitare la sua morte. Papà Beppino: se l’avesse vista non parlerebbe così – Italia – l’Unità.it
9 Febbraio 2010 0 Di mieidee
Papà Beppino: se l’avesse vista non parlerebbe così
«Rammarico e dolore per non aver potuto evitare la morte» di Eluana. Sono i sentimenti espressi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato tramite il ministro del Lavoro e Politiche sociali, Maurizio Sacconi, alle suore ‘Misericordine’ della casa di cura ‘Beato Luigi Talamoni’ di Lecco, dove Eluana Englaro è stata ricoverata per 14 anni. «È trascorso ormai un anno dalla scomparsa di Eluana Englaro – dice il presidente del consiglio – Vorrei ricordarla con voi». E «vorrei soprattutto ringraziare tutte voi per la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore che avete dato in questi anni». Il premier elogia anche «i gesti di cura» che le suore hanno avuto per Eluana. «E per tutte le persone – precisa Berlusconi – che assistete lontano dai riflettori e dal clamore in cui invece sono immerse le nostre giornate. Sono un segno di carità, un esempio da seguire per me e per tutti noi che abbiamo la responsabilità di governare in nostro amato Paese».
Immediata la replica di Beppino Englaro. Se Berlusconi avesse visto com’era davvero Eluana negli ultimi tempi della sua vita «non avrebbe scritto» quella lettera. Englaro ricorda di «aver invitato il presidente Berlusconi a venire a vedere Eluana per rendersi conti della situazione e di cosa significa stato vegetativo permanente». «Se il presidente avesse accettato l’invito – continua il padre di Eluana – forse non avrebbe scritto le cose che ha scritto oggi. Si sarebbe reso conto di ciò che la medicina può creare, una condizione che non esiste in natura e che è solo lo sbocco senza uscita di una serie di terapie».
Beppino Englaro si è detto tutt’oggi sicuro e convinto che di fronte allo stato vegetativo che le è toccato di vivere per 17 anni «Eluana avrebbe detto no grazie, rifiutando tutta l’offerta terapeutica, sempre di prima qualità, che le è stata data». «Mia figlia era un purosangue della libertà – ha ribadito papà Englaro – aveva molto chiaro ciò che voleva e un anno prima dell’incidente aveva visitato un amico in queste condizioni ed era terrorizzata dal finire in quel modo».
Beppino Englaro ha sottolineato di «non essere pentito di niente nella maniera più assoluta» e di aver sempre tutelato la volontà «più volte espressa» da Eluana. «In casa abbiamo approfondito decine di volte i temi della vita, della morte e della libertà – ha aggiunto -, noi abbiamo scontato in tutti questi anni la mancanza di un approfondimento nella società». A chi poi gli chiedeva perché non avesse mai voluto diffondere le foto di Eluana pochi mesi prima della morte, papà Englaro ha spiegato che «anche su questo ho rispettato assolutamente le indicazioni di Eluana che era rimasta turbata dalla vista di persone in quelle condizioni e che non avrebbe mai voluto essere vista così».
Papà Englaro ha detto di non avere «niente in contrario» con la canzone dedicata alla giovane donna scomparsa, che Povia presenterà al prossimo Festival di Sanremo. «Povia non mi ha chiesto il permesso – ha spiegato -, l’ho incontrato, è una persona simpatica e ho capito che la sua vena artistica andava nella direzione giusta». Quindi rispetto ai contenuti della canzone ‘La verità’ dedicata a Eluana, «non ho nulla in contrario – ha concluso il padre -, non mi dispiace e sarò contento se avrà successo. Ho lasciato che la sua vena artistica fosse libera».
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Dedicato a quanti non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.