Ogni Paese la sua usanza

27 Febbraio 2010 0 Di luna_rossa

Moni Ovadia

Il tg3 di mezzanotte condotto da Murizio Mannoni è uno dei migliori contenitori di informazione di tutta la televisione Italiana, lo è per qualità, per lo sguardo verso le grandi questioni del nostro tempo, per spessore dei servizi trasmessi. Un paio di sere fa Giovanna Botteri ha inviato dagli Stati Uniti uno dei suoi reportage particolarmente ben costruiti per ritmo e drammaticità. Il servizio mostrava l’audizione del signor Toyota davanti al senato degli Stati Uniti per essere interrogato sulle sue responsabilità e investito delle colpe per avere licenziato per la circolazione vetture ibride della casa automobilistica, la numero uno al mondo, con un grave difetto all’impianto frenante. Il malfunzionamento dei freni ha causato incidenti e provocato morti . I senatori degli Stati Uniti hanno rivolto accuse durissime al super boss con linguaggio spietato. Nel corso dell’audizione sono state ascoltate anche le testimonianze composte ma strazianti di familiari delle vittime dell’incuria di uno dei più grandi management del pianeta. Ma come è stato notato da più di un rappresentante del Senato statunitense non si è trattato di errori ma di una logica perversa: quella di anteporre il profitto alla vita delle persone. Più tardi davanti allo staff degli uomini della Toyota America, il signor Toyota si è abbandonato ad un pianto a lungo trattenuto dimostrando che anche un supermanager, in fondo, è un’essere umano. Di fronte a questo tipo di sacrosanto rigore non ho potuto impedirmi di rivolgere a me stesso una domanda retorica. In Italia, in presenza di un caso analogo di crimine colposo cosa succederebbe? Faccio un’ipotesi: il signor Toyota si rivolgerebbe ai consumatori dal salotto di “Porta a Porta” per sostenere che, ammesso che ci sia colpa, la colpa è dei comunisti e dei giudici. Ovviamente la mia è solo un’ipostesi balzana.
Moni Ovadia – L’Unità – 27.02.2010