RSF Italia
3 Febbraio 2010BIELORUSSIA: Il governo emana un decreto che stabilisce un controllo esteso del contenuto di Internet e delle possibilità di accesso alla rete
Il presidente bielorusso Alexandre Lukashenko il 1 febbraio ha firmato un decreto -in vigore il 1 luglio 2010- che stabilisce un controllo esteso del contenuto di Internet e delle possibilità di accesso alla rete.
“I timori espressi da Reporters sans frontières agli inizi del mese si sono concretizzati. Le autorità della Bielorussia tentano di rinforzare il loro controllo su Internet come hanno fatto con i media tradizionali. Questo decreto, che sottomette l’accesso alla rete ad una verifica dell’identità degli internauti o ad una autorizzazione preventiva dell’esistenza online in base al contenuto e a chi ne fa domanda, porta gli utenti all’autocensura. Questo risultato è evidentemente ciò che ci si prefigge col decreto, al di là delle dichiarazioni falsamente rassicuranti del governo bielorusso sulla libertà di espressione online”, ha dichiarato l’organizzazione.
Il decreto n°6 relativo alle “misure di miglioramento per la rete internazionale di Internet (computer, telefoni cellulari) devono essere identificati e registrati dai providers dei servizi Internet (ISP). Una tale misura serve ad assicurare il controllo al governo sui mezzi di accesso dei propri cittadini alla rete.
Allo stesso modo ogni persona, che voglia connettersi ad Internet, dovrà identificarsi nei cybercafé e in tutti i casi in cui le connessioni siano condivise (per esempio anche nei casi di immobili in comproprietà) e ogni singola connessione sarà registrata e conservata per anno. Una tale misura potrebbe dissuadere i cittadini a continuare ad informarsi sui siti indipendenti o di opposizione.
Il decreto prevede inoltre la creazione di un “centro analitico” collegato alla presidenza e incaricato della sorveglianza dei contenuti priva della loro diffusione su Internet, istituendo evidentemente una censura da parte delle principali autorità dello Stato. Sarà questo centro a distribuire i nomi dei domini e dunque a controllare l’esistenza di ciascuno sulla rete. Tutte le richieste del centro di chiudere un sito dovranno essere eseguite dagli ISP entro 24 ore. Persino il singolo utente può essere coinvolto in una chiusura, dato che il decreto invita alla delazione.
Il governo bielorusso non fa mistero di voler istituire una vera censura ideologica, facendo riferimento al governo cinese o dichiarando: “La nostra ideologia sarà presene su Internet e lo sarà in modo efficace” (Usievalad Yancheuski, direttore del dipartimento ideologico dell’ufficio del presidente). Tutto ciò è in contraddizione con le affermazioni di Lukashenko, in cui sostiene di lasciare tutti liberi di dire ciò che vogliono online.
Queste misure inoltre sembrano create apposta per rafforzare il controllo politico del governo in vista delle prossime elezioni presidenziali, previste per la primavera del 2011.