Silvio, pranzo di famiglia In tavola dieci miliardi

8 Febbraio 2010 0 Di luna_rossa

6/2/2010 (7:19) – MARTEDÌ TUTTI I FIGLI AD ARCORE: SI PARLERÀ DEL DIVORZIO E DELLA GESTIONE DEL PATRIMONIO

FABIO POLETTI
MILANO
Per dolce una torta da dieci miliardi di euro, briciola più, briciola meno. Torta ovviamente metaforica. Reale è invece la sostanza – tra beni mobili e immobili – di quello che sarà nel piatto di villa San Martino ad Arcore martedì prossimo, quando «papi» Silvio Berlusconi ha chiamato a raccolta per un pranzo di famiglia i figli diletti di primo e secondo letto. Ci saranno Pier Silvio e Marina e pure i più piccoli, nati dall’unione con Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi. Del menù elaborato dal cuoco Michele Persechini – niente aglio, per favore – non si sa nulla. Del piatto forte della amorevole colazione di affari, si intuisce quasi tutto.
In ballo c’è l’impero di Berlusconi, disarcionato da Veronica che vuole il divorzio e assai cospicui alimenti dopo l’affaire Noemi, i trastulli con Patrizia D’Addario e il contorno di attricette e starlette che affollavano il «lettone di Putin». Lettone ubicato in una delle sette ville di Berlusconi in Sardegna. Oggetto pure questo – il villone, non si hanno notizie del lettone – di contenzioso tribunalizio davanti al giudice della Nona sezione di Milano. Veronica Lario vuole il divorzio per colpa, con addebito tutto al marito. Cosa non impossibile da provare stando ai gossip e alle foto e alle confessioni più o meno interessate delle protagoniste che frequentavano «papi».

Più difficile fare i conti di famiglia. Difficilissimo fare i calcoli sulle suddivisioni possibili. A parte i figli con il loro comprensibile dolore, nella partita ci sono uno stuolo di avvocati. Per lui celebra Niccolò Ghedini. Per Veronica cura gli interessi l’avvocato Maria Cristina Morelli. Dettagli non se ne conoscono. Si sa che la prima e ultima volta in cui i coniugi Berlusconi si sono incontrati dopo mesi – sabato 30 gennaio, Prefettura di Milano, dalle 14 alle 19 – sono stati avvistati solo per la visibilissima e ingombrante presenza della scorta con cui viaggia il presidente del Consiglio. Tutto il resto – entità del patrimonio a parte, più o meno 10 miliardi di euro, 19 mila miliardi e rotti di vecchie lire – è solo frutto del pissi pissi che accompagna quello che se non sarà la separazione del secolo sarà comunque un divorzio assai dorato.
Si dice che Veronica Lario chiederebbe 43 milioni di euro l’anno come assegno di mantenimento. Più assicurazioni sull’equa divisione del patrimonio tra i figli del leader del Partito della libertà. I figli sono cinque da due moglie diversi. Se valesse il fifty fifty, Pier Silvio e Marina sarebbero avvantaggiati. Se il conteggio si facesse figlio per figlio, a perdere sarebbero il vicepresidente di Mediaset e la presidente di Mondadori, in minoranza davanti a a Barbara, Eleonora e Luigi. Per non parlare della villa di Macherio dove vive Veronica con i figli, che Silvio rivorrebbe indietro. Un bel rompicapo. Un pranzo mica tanto leggero. Il cuoco Michele prepari il fernet.

“LA STAMPA”