Università. Non passa lo straniero
7 Febbraio 2010Università. Non passa lo straniero.
Questione di attrazione, scrisse qualcuno. O meglio, di poca attrazione. Lo scarso richiamo dell’Università italiana nei confronti degli studenti stranieri non è un segreto.
Basterebbe riportare le deludenti cifre che, tra il 2004 e il 2006, hanno relegato il nostro paese agli ultimi posti tra i membri Ocse per numero di studenti di diversa nazionalità: solo 41mila stranieri ospitati, contro i 305mila del Regno Unito, i 183mila della Germania e i 181mila della Francia. Con percentuali, di conseguenza, impietose: solo il 2%, da noi, sul totale degli iscritti, contro il 28% degli USA , il 14% del Regno Unito e l’8% della Francia.
Basterebbe, ancora, ricordare la sonora bocciatura inflitta all’Università italiana dai 1500 studenti stranieri interpellati dall’associazione Erasmus Student Network Italia o l’atto d’accusa dell’ambasciatore americano uscente, Donald Spogli, che ha denunciato senza troppi giri di parole il ritardo del nostro sistema universitario ed il suo declassamento internazionale. Lo stesso, poco lusinghiero, risultato confermato dal World University Rankings 2008, graduatoria che mette in fila le migliori università del mondo per prestigio tra gli accademici e capacità di attrarre studenti stranieri, che vede nelle prime 200 posizioni la sola presenza della nostra Bologna.