Varese, arrestati per concussione 2 funzionari Agenzia Entrate

18 Febbraio 2010 0 Di ken sharo

Varese, arrestati per concussione 2 funzionari Agenzia Entrate.

di Alessandro Bongarzone
Ancora Lombardia, ancora malaffare. Due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Varese sono stati arrestati martedì scorso – sorpresi in flagranza di reato –  con l’accusa di concussione.
VARESE – L’operazione dei carabinieri, che ha portato agli arresti dei due funzionari mentre intascavano un tangente da 15 mila euro (ultima tranche di una “mazzetta” da 60 mila), nasce da una denuncia – presentata a fine gennaio – da un imprenditore della zona titolare di una ditta d’istallazione di impianti elettrici.
Secondo la nota diffusa questa mattina dall’Arma, l’imprenditore avrebbe informato gli inquirenti di aver ricevuto – dal proprio commercialista di Varese – una richiesta di 50.000 euro, appunto, per evitare un controllo da parte di non meglio identificati ispettori dell’Agenzia delle Entrate di Varese. Richiesta a cui l’imprenditore avrebbe aderito in quanto, precedentemente, nel 2007, al valico di frontiera di Ponte Tresa, era stato oggetto di un accertamento valutario nel corso del quale l’uomo era stato trovato in possesso di documenti e movimenti bancari su conti correnti che attestavano la presenza di un’ingente somma di denaro presso un istituto di credito svizzero.
Dopo essere stato “scoperto” l’uomo – per mettersi in regola con gli adempimenti fiscali – aveva, quindi, consegnato la documentazione relativa all’accertamento, con l’incarico di seguire la vicenda presso l’Agenzia delle Entrate, al suo commercialista il quale, alcuni mesi dopo, lo invitava a cogliere l’occasione dello “scudo fiscale”, appena approvato dal governo.
Sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, quindi, il commercialista chiedeva all’imprenditore la somma di 10 mila euro, giustificata come oneri necessari per definire la pratica presso l’Agenzia delle Entrate mentre, in realtà, altro non era che la prima tranche della “mazzetta”, chiesta dai funzionari del fisco arrestati questa mattina, per impedire l’esecuzione del controllo fiscale prima del rientro in Italia dei capitali dell’imprenditore.
Alla fine dello scorso anno, quindi, i capitali dell’imprenditore venivano fatti rientrare in Italia ma, mentre l’uomo pensava di essere “a posto”, con la scusa di sanare in via definitiva la pendenza con il fisco – a fine gennaio scorso – veniva nuovamente chiamato dal suo commercialista che gli chiedeva ulteriori 50 mila euro. L’imprenditore, a questo punto, insospettito, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri.
Dall’indagine – coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Varese, Agostino Abate – sarebbe emerso, quindi, che il denaro richiesto dal commercialista era effettivamente destinato ai due funzionari dell’Agenzia delle Entrate che, due giorni fa, venivano sorpresi dai Carabinieri proprio nell’atto di ricevere dal commercialista una mazzetta di 15 mila euro.
I due, subito arrestati per concussione continuata in concorso, sono ora rinchiusi nella casa circondariale di Varese.