A Bologna va in onda il Santoro-show con “Raiperunanotte” – Il Sole 24 ORE
25 Marzo 2010A Bologna va in onda il Santoro-show con “Raiperunanotte” – Il Sole 24 ORE.
BOLOGNA – Un filmato d’epoca di Benito Mussolini; uno spezzone della manifestazione Pdl in piazza San Giovanni a Roma, nei giorni scorsi. «Caro presidente Napolitano». Raiperunanotte inizia così, alle 21 precise, a Bologna, in un Paladozza gremito dentro e fuori. Inizia con le parole di Michele Santoro che si rivolge al presidente della Repubblica e ricorda l’Sos di Danilo Dolci che «40 anni fa decise di infrangere la legge per fare la prima radio libera». Un Sos per fare luce sui «disoccupati e i terremotati del Belice», ma anche «per la Costituzione che dice che tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero liberamente». Tra questi tutti, «rientrano anche i 50mila che con il loro contributo hanno permesso questa manifestazione o chi affolla le 200 piazze con cui siamo collegati?». Non siamo al fascismo, «ma certe assonanze sono preoccupanti», dice Santoro rivolgendosi sempre al capo dello Stato e «non per volontà di tirarla per la giacchetta». Allo stesso modo il regolamento che ha bloccato i talk show politici sulla Rai è «una ferita profonda alla libertà di pensiero e per la Costituzione». L’ultima stoccata di Santoro è proprio per la Rai: «Se i partiti non abbandonano la Rai e le istituzioni di garanzia (leggi Agcom) il paese rimarrà ostaggio del conflitto di interesse». E quindi «Annozero può cominciare».
In verità lo show non è solo dentro, ma anche fuori dal Palazzetto dello sport. Il tam tam degli ultimi giorni, l’attenzione dei media hanno fatto diventare Piazza Azzarita un “vaso di Pandora”, catalizzatore di difficoltà locali e nazionali e di vari tipi di protesta. Ci sono volantini contro la privatizzazione dell’acqua, ma anche i lavoratori del gruppo Delta che tentano di far qualcosa per difendere il proprio posto di lavoro, i precari della scuola, quelli della Tim. C’è il “popolo viola” con sciarpe e striscioni.
Dentro al Paladozza entra il caso della Omsa, con la testimonianza di una delle 320 dipendenti dell’azienda di Faenza del gruppo Golden Lady per la quale lo scorso 25 febbraio è stato raggiunto un accordo al ministero del lavoro con Cigs per 24 mesi per i dipendenti, ma con la chiusura dell’attività. Striscioni e sciarpe si scorgono anche nel Paladozza, dove i 6mila posti sono tutti occupati e dove al centro del parterre Santoro, Giovanni Floris, Gad Lerner, Sandro Ruotolo, il vignettista Vauro, Roberto Natale e Franco Siddi della Fnsi (il sindacato dei giornalisti che con l’Usigrai e la redazione di Annozero hanno organizzato Raiperunanotte) danno vita al dibattito che va avanti secondo i ritmi e i riti consueti. C’è la “lettera” di Travaglio che ricostruisce i passaggi della vicenda intercettazioni della procura di Trani, definendola «uno scandalo peggiore del Watergate» e ricordando come il direttore generale della Rai Masi abbia «sollecitato esposti contro la sua azienda. Come se il presidente Moratti prima del derby chiamasse l’arbitro per espellere il proprio centravanti». Raiperunanotte è però anche un evento che ha avuto nel web la sua modalità trasmissiva d’elezione, seguitissimo da vari siti, blog, facebook e altri social network. Santoro è netto: «Questo è il più grande evento web della storia».