Caos liste alle regionali, ammessa nel Lazio la lista civica Polverini
3 Marzo 2010La sentenza sul listino entro 48 ore. Attese per oggi anche le decisioni sul ricorso del Pdl a Roma e provincia e di Formigoni in Lombardia. La Russa: “Se fuori pronti a tutto”. Pd: “Minacce gravi che rimandano ad anni oscuri”.
Ammessa senza riserva dalla corte d’appello di Roma la lista civica regionale per il Lazio di Renata Polverini, che era stata esclusa ieri. Per il listino della candidata governatrice, a cui mancava la firma del vicecoordinatore del Pdl, bisognerà invece attendere 48 ore per un pronunciamento della corte. Sempre entro oggi, dovrebbero arrivare altre due sentenze fondamentali per sciogliere definitivamente il rebus delle regionali che sta scuotendo in questi giorni il centrodestra. Quella sulla lista Pdl di Roma e provincia, esclusa perché presentata in ritardo, e quella sulla lista Formigoni in Lombardia, bocciata a causa della non regolarità di alcune firme.
Intanto la tensione resta alta. E’ bufera sulle dichiarazioni del ministro della Difesa Ignazio La Russa, che in un’intervista al quotidiano Il Riformista ha dichiarato: “Non vorrei fare la parte dell’eversivo ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto”.
Immediata la reazione del Pd e dell’Idv. Il capogruppo alla Camera dell’Italia dei valori Massimo Donadi, ha seccamente replicato: “Le parole di La Russa sono gravi ed inquietanti, un ministro della Difesa non può usare quei toni minacciosi ed eversivi, tanto più che la mancata ammissione della lista Pdl è dovuta all’incapacità di alcuni dirigenti ed alle feroci lotte intestine”. Anche la Pd Roberta Pinotti ha contestato l’affondo del coordinatore del Pdl. “Le minacce proferite oggi da La Russa – ha detto – sono gravissime e impongono un immediato chiarimento. Si tratta di parole inaccettabili, che rimandano ad anni oscuri della nostra storia“.
Nel primo pomeriggio poi è stato lo stesso La Russa a replicare alle accuse. “Mi viene da ridere – ha spiegato – nel leggere alcune dichiarazioni finto allarmistiche di chi vorrebbe che uno dei coordinatori del Pdl si rassegnasse alla ipotesi di una ingiusta esclusione delle liste a Roma e Milano…”. Il ministro della Difesa ha ribadito, dunque, che il partito non starà fermo a guardare. “Evidentemente – ha spiegato – chi protesta è gente che ha visto troppi spot tv e si è innamorato di quello che dice, ‘mi piace vincere facile…’. (Apcom)