Corriere della Sera-Manconi denuncia un nuovo caso Cucchi
21 Marzo 2010Corriere della Sera.
Una vicenda avvenuta nel 2008 a Varese: «Un uomo fermato in stato di ebbrezza subì violenze. Poi la morte»
MILANO – Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto ed ex sottosegretario alla Giustizia, ha riproposto la vicenda di Giuseppe Uva, una vicenda che, a suo dire, è «un altro caso Cucchi, peggio del caso Cucchi». Secondo la sua denuncia, un 43enne, Giuseppe Uva, sarebbe stato «fermato in stato di ebbrezza alle 3 del mattino del 14 giugno 2008, in una strada di Varese». L’uomo sarebbe poi stato «in balia di una decina di uomini tra carabinieri e poliziotti all’interno della caserma di via Saffi» dove, «per tre ore ha subìto violenze, sistematiche e ininterrotte: ecchimosi al volto e in varie parti del corpo, macchie di sangue tra il pube e la regione anale».
Audio – «Quelle telefonate trascurate dall’indagine» di F. Del Rosso
TESTIMONE – Manconi riferisce l’esistenza di un presunto testimone che – secondo quanto si legge in una nota – «parla di urla strazianti che si ripetono per ore. L’intervento del 118, sollecitato dal testimone in questione, viene rifiutato dal centralinista della caserma». Alle 5 del mattino – continua il racconto di Manconi – «dalla caserma si chiede l’applicazione del trattamento sanitario obbligatorio per Uva, che viene trasportato prima al pronto soccorso e poi al reparto psichiatrico dell’ospedale di Circolo. Qui, secondo quanto accertato dall’indagine, gli vengono somministrati medicinali incompatibili con l’assunzione di alcol. Morirà alle ore 10.30». Dopo aver fornito questo racconto dei fatti, Manconi si chiede come mai «nonostante le dettagliate testimonianze sulle responsabilità di carabinieri e polizia, in merito alle continue ripetute violenze subite (‘un massacro’), si proceda ‘contro ignoti’».
APPELLO AL GOVERNO – E dopo la denuncia di Manconi, si muove il Pd. «Chiediamo al governo di sapere cosa sia successo a Giuseppe Uva all’interno della caserma dei carabinieri di Varese e poi all’ospedale di Circolo. Bisogna squarciare qualsiasi velo di omertà nelle istituzioni, soltanto cosi i cittadini possono sentirsi sicuri e rassicurati da queste» ha detto Alessandro Maran, vicepresidente dei deputati democratici, definendo quello di Uva «un altro dramma inquietante dopo quelli di Stefano Cucchi e Federico Aldovrandi».
Redazione online