Greenpeace contro il Governo italiano: è il principale responsabile della fuga delle Balene dai nostri mari

16 Marzo 2010 0 Di ken sharo

Greenpeace contro il Governo italiano: è il principale responsabile della fuga delle Balene dai nostri mari.

gli ambientalisti chiedo un incontro con la Prestigiacomo

Tra gommoni partiti dalla Rainbow Warrior hanno occupato le gru e scritto ‘Balene finite

Greenpeace contro la costruzione del rigassificatore offshore della OLT nell’area compresa tra il livornese e il pisano. L’area è compresa nel Santuario dei Cetacei,  un’area marina protetta compresa nel territorio francese,  italiano e del principato di Monaco. Qui vivono e si riproducono i cetacei ma la politica dell’esecutivo italiano non rispetta gli accordi intrapresi-«Chiediamo urgentemente un incontro con l`Onorevole Prestigiacomo, affinché questi garantisca l`attivazione di un efficace piano di gestione del Santuario, fermi lo scandalo del rigassificatore offshore e riavvii da subito le trattative con la Francia per la tutela delle Bocche di Bonifacio», spiega Greenpeace.

Greenpeace in difesa dei cetacei contro la Prestigiacomo. Alle prime ore del giorno tre gommoni partiti dall’ammiraglia all’associazione ambientalista  Rainbow Warrior si sono accostati alla nave Far Samson al largo di Livorno. Quest’ultima nave è impegnata nella costruzione del rigassificatore offshore. Alcuni attivisti hanno occupato la gru calando striscioni con su scritto “Fine del Santuario” e “Ministro salva il Santuario”. Il riferimento è al Santuario dei Cetacei, un’area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano. In Italia il Santuario per i mammiferi marini è stato istituito nel 1991  ed è un’area naturale marina protetta di interesse internazionale che investe le regioni di Liguria, Sardegna e Toscana. «Si tratta di un`area protetta solo sulla carta – spiega Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace, nel diramare la notizia dell’azione intrapresa -le balene se ne stanno andando mentre lo stato di degrado dell’area aumenta a causa del traffico navale, dell’inquinamento e, ora, della costruzione del primo sito industriale in mare».

“La Prestigiacomo come il Giappone”
Mentre gli attivisti si recavano sulla gru altri ambientalisti hanno scritto sulla fiancata della nave Far Samson “Balene finite”. Secondo Greenpeace  è proprio il Governo italiano il principale responsabile del suo collasso della vita dei cetacei enll’area protetta. Il nostro esecutivo avrebbe violato gli accordi presi con Francia e Monaco. Da poche settimane, ad esempio, sono iniziati i lavori per il rigassificatore offshore di Livorno/Pisa che sarà la prima Area Marina Industriale collocata proprio all’interno della zona tutelata dall’Accordo sul Santuario dei Cetacei. Già in occasione del censimento condotto nel 2008, Greenpeace ha contato un quarto delle balenottere poreventivate. Quindi L’Italia, a detta di Greenpeace, non ha una condotta migliore del Giappone che dopo aver aderito alla moratoria per la caccia alle balene, le uccide comunque per “scopi scientifici”. Così la Prestigiacono da una parte firma un accordo internazionale impegnandosi a proteggere i cetacei del Santuario, dall’altro però non fa assolutamente nulla per tutelarli. Non opponendosi alla costruzione dell’osteggiato rigassificatore offshore della OLT nell’area.  «Fa rabbia vedere come gli interessi economici abbiano ancora una volta prevalso su quelli dei cittadini e dell ‘ambiente. Di fronte a falsi conclamati e riconosciuti nel processo di valutazione dei rischi del rigassificatore, alla presenza di rischi ambientali inaccettabili e al fatto che la compatibilità con il Santuario non è per nulla certa, ci chiediamo cosa aspetti il Ministro Prestigiacomo, a prendere una posizione decisa contro questo scempio» spiega Monti.

(ami)2010-03-16 10:05:25

Fonte foto: (ami)