La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Leggende brindisine Il mistero di Paola  fantasma bellissimo

24 Marzo 2010 0 Di ken sharo

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Leggende brindisine Il mistero di Paola  fantasma bellissimo.

Leggende brindisine
Il mistero di Paola
fantasma bellissimo
di PIERLUIGI POTÌ
Apparizioni di gente… morta da tempo. Visioni surreali ed inspiegabili. Fenomeni paranormali che poco (o nulla) hanno a che fare – almeno in teoria, secondo, cioè, i normali canoni della conoscenza umana – con la realtà. Ogni città ha le sue storie legate a fatti o avvenimenti misteriosi che fondono elementi (più o meno) verosimili a circostanze di pura immaginazione. Anche Brindisi, nel suo piccolo, vanta molteplici “leggende metropolitane”, a tal punto da “stuzzicare” l’interesse anche di una rivista americana (specializzata nel settore dell’occulto) che, fra gli eventi più originali e curiosi che si racconta siano accaduti nel Belpaese, cita anche – con dovizia di particolari e testimonianze raccolte fra la gente – una vicenda avvenuta in un recente passato proprio nel nostro capoluogo.

Il punto di partenza è una tragedia che scosse non poco la comunità locale, datata 12 settembre 2001: in quel giorno, per una fatale distrazione, morirono due donne, mamma e figlia rispettivamente di 50 e 20 anni. La vicenda creò sgomento in città, soprattutto per le assurde circostanze in cui avvenne. Le due donne, in particolar modo, si trovavano nel piazzale antistante la banchina di Costa Morena in un’auto: la più anziana (desiderosa di riprendere dimestichezza con una vettura dopo anni di “astinenza”) era al volante, la figlia al suo fianco a farle da scuola-guida. A causa di una errata manovra, l’auto finì nelle acque del porto e le due donne morirono annegate.

Ebbene, a distanza di meno di due anni dal quel tragico episodio – come narra anche la rivista americana – cominciò con insistenza a circolare in città una “storia” che, pur a riviverla solo per sentito dire, mette i brividi addosso, richiamandosi a quel dramma familiare. Pare che, in una serata invernale di qualche tempo dopo, una coppia di brindisini si sarebbe trovata a Costa Morena, proprio nei pressi di dove avvenne l’incidente e avrebbe notato la presenza di una bella ragazza bruna dai capelli lisci. «Sembrava una di quelle modelle che escono in televisione», avrebbero in seguito raccontato i due agli amici, quasi increduli dell’avventura vissuta. La coppia si sarebbe, dunque, avvicinata alla ragazza e questa avrebbe chiesto loro di accompagnarla in città. Salita in auto, stando sempre al racconto, avrebbe inventato subito una scusa per giustificare la sua presenza in quel luogo in un orario un po’ insolito, affermando di essere stata lasciata lì dal suo fidanzato, a seguito di un litigio. Giunti in città, l’uomo alla guida avrebbe chiesto alla ragazza dove preferiva essere lasciata. «Vicino al cimitero» sarebbe stata la secca risposta. Arrivati a destinazione, la ragazza sarebbe scesa dall’auto, dirigendosi verso il piazzale antistante il camposanto.

La coppia in auto, dal canto suo, magari per accompagnare con lo sguardo la giovane donna (considerato anche che le abitazioni più vicine erano abbastanza lontane dalla zona), si sarebbe soffermata a seguirne il passo. Ed è proprio a questo punto che, con loro grande meraviglia, avrebbero visto la ragazza varcare la soglia d’ingresso del cimitero, pur essendo perfettamente chiuso. Memori allora di quella tragedia che colpì profondamente la comunità brindisina, hanno così collegato le due vicende, sentendosi subito correre un brivido lungo la schiena. Da allora, è sorta questa “leggenda metropolitana” che ha catturato l’interesse di una rivista d’oltreoceano. La quale sottolinea come, in seguito, si sia sparsa anche la voce che ogni notte a Costa Morena si aggirerebbe una bella ragazza che compare e scompare all’improvviso. Provare (sempre… ad averne il fegato) per credere