Regionali, finisce sette a sei

30 Marzo 2010 0 Di luna_rossa

 

Lazio, Polverini in lacrime: «Ho vinto» Piemonte, alla fine la spunta Cota

La destra conquista Lazio, Piemonte, Campania e Calabria. Bene Vendola e Burlando. Zaia oltre il 60%.

«Quanto accaduto dimostra che i miracoli sono possibili. I dati ci dicono che stiamo vincendo, contro tutto e tutti». Lo ha detto Renata Polvernini parlando in piazza del Popolo ai suoi sostenitori. «Quando la gente vuole qualcosa, tutto è possibile. Se siamo qui è perché la democrazia ha prevalso su tutto: non si può andare contro la volontà popolare, nessuno sfidi più la volontà popolare», ha proseguito Polverini, in piazza con Gianni Alemanno, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e Andrea Ronchi. La Russa e Gasparri hanno regalato alla Poverini un mazzo di rose bianche e rosse, mentre la Polverini ha sfoderato due grossi cornetti rossi. La Polverini, visibilmente commossa, ha anche intonato una strofa di una canzone di Battisti insieme a La Russa. Le centinaia di sostenitori intonano in coro: “Lo dice la gente, Polverini presidente”. «Li abbiamo polverizzati, io l’ho sempre sentito che finiva così» ha aggiunto. Poi ridendo ha annunciato: «Stanotte non si dorme». «Voglio ringraziare i militanti e dirigenti del Pdl per il loro impegno, a cominciare dal premier Berlusconi».  «Aggiorniamo i titoli dei film: non più miracolo a Milano, ma miracolo a Roma», ha detto La Russa.

Delusione al quartier generale della candidata del centrosinistra alla Regione Lazio, Emma Bonino, in via Ripense a Roma. Ancora all’interno del comitato elettorale, tra gli altri, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e il coordinatore del comitato, Riccardo Milana che seguono gli ultimi dati sullo spoglio delle elezioni regionali. A breve è atteso l’arrivo di Emma Bonino che si era allontanata dal comitato nel pomeriggio. In realtà mancano ancora 800 sezioni e Bonino e Polverini sono staccate da poche centinaia di voti: 49,95% contro 49,49%.  

Vittoria della coalizione del centrodestra anche in Piemonte. Quando le sezioni scrutinate, sulla base dei dati del sito del Viminale, sono più di 4200 su un totale di 4835, la candidata del centrosinistra Mercedes Bresso ha il 45,60% delle preferenze contro il 48,85% del candidato del centrodestra, Roberto Cota. Ma in Piemonte, visti anche i dati di Torino e provincia, le speranze di una rimonta del centrosinistra sono esaurite.

Alla fine il centrosinistra vince in sette regioni contro sei. Ma pesa il passaggio a destra di 4 regioni importanti che erano governate dal Pd e dagli alleati: Lazio, Piemonte, Campania e Calabria. In Liguria Burlando vince sullo sfidante Biasotti: 52,3% contro il 47,75. Il candidato del centrodestra si complimenta: «Abbiamo fatto una bella campagna elettorale – ha detto a Burlando – pensavo di farcela, hai vinto tu. In bocca al lupo».

Buone notizie dalla Puglia, dove Vendola ha vinto le elezioni contro Rocco Palese del Pdl con il 48,3% contro il 46,4%. Le sette regioni già sicure per il centrosinistra, oltre alla Puglia, sono Liguria, Emilia, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata. Il centrodestra conferma Lombardia e Veneto e conquista Calabria e Campania. Da notare il successo del leghista Zaia in Veneto (60%), mentre Formigoni si ferma al 56,4%.

In Emilia Romagna Errani al 52,2%, in Toscana Rossi al 59,3%, in Umbria Catiuscia Marini al 57,4%, in Basilicata De Filippo al 60,1%, nella Marche Spacca al 52,1%. Brutte notizie da Campania e Calabria, dove si profila una netta vittoria del centrodestra (Caldoro al 54,2%, Scopelliti al 56,3%).

I primi dati dei partiti, regione per regione, fanno registrare alcuni dati significativi. In Piemonte e Lombardia il Pdl supera la Lega, mentre in Veneto c’è un netto sorpasso del Carroccio (37,2% contro 22,9% del Pdl). In Piemonte invece Pdl al 27,1% e Lega al 15,1%, in Lombardia Pdl al 31% e Lega al 26,1%). La Lega segnala un certo  successo anche nelle regioni rosse: 13,6% in Emilia, 6.8% in Toscana, 5,3%in Umbria, 6,6% nelle Marche.

Il dato di Campania e Calabria segnala una netta sconfitta per il centrosinistra. In particolare il dato calabrese è molto al di sotto delle aspettative: Il governatore uscente Loiero si ferma al 32%, oltre 25 punti in meno dello sfidante del centrodestra Scopelliti. Sempre in Calabria si registra il dato peggiore del Pd, fermo al 16%, quasi 10 punti in meno rispetto alle europee del 2009.

Il dato del Pd segnala una tenuta nelle regioni rosse (39,3% in Emilia, 41,5% in Toscana, 30.7 nelle Marche, 33% in Umbria), mentre si segnala una forte flessione nel Mezzogiorno: 19,7% in Puglia, 16,1% in Calabria, 19,5% in Campania, 25,1% in Basilicata). Il Pd ottiene il 22.8% in Lombardia, il 19,3% in Veneto, il 25,2% nel Lazio, il 21,8% in Piemonte.

L’Idv oscilla tra il 5 e il 7%, la lista Sinistra e libertà di Vendola fa il pieno solo in Puglia con il 9%, mentre nelle altre regioni non supera il 3%.

29 marzo 2010 – L’Unità.it