Etero discriminati? No, vaneggiamenti da inquisizione spagnola. « Attualizzando

11 Aprile 2010 0 Di ken sharo

Etero discriminati? No, vaneggiamenti da inquisizione spagnola. « Attualizzando.

11 04 2010

Su un blog di ispirazione cattolica (qui il link) si legge una pagina sul tema dell’omosessualità a dir poco rivoltante, allucinante, raccapricciante. L’autore, tale Carlo Di Pietro, dice che gli eterosessuali sono discriminati e porta come prova la persecuzione al povero Berlusconi perché ha fatto una scappatella. Dice anche che gli omosessuali vanni denunciati e che a farlo dovrebbero essere la CEI (e fin qui capisco), l’ordine dei medici e quello degli psichiatri. Perché andrebbero denunciati? Perché commettono un reato: diffondono una visione della realtà falsa e adulterata che induce i giovani a precoci esperienze e alla “malattia” dell’omosessualità. A questi signore forse sfugge che diffondere le proprie opinioni non è reato in un paese democratico. Forse lo è in Vaticano ma in Italia no. Che il signor Di Pietro, se tanto male si trova in questo perverso paese, si ritiri tra le mura di san Pietro.

I gay vengono accusati inoltre di essere sempre a caccia di ragazzini da traviare e da portare sulla cattiva strada. Da quel che si legge pare che per le strade ci siano squadracce di omosessuali pronte ad abbordare chiunque, in particolare i giovani. Sembrerebbe quasi necessario girare con le mutande di ghisa, sai mai…

Caro signor Di Pietro, i gay non hanno bisogno di traviare i giovani. Ci sono già abbastanza giovani gay. Inoltre da quel che dice la cronaca di questi ultimi tempi pare che ad abbordare i ragazzini per indirizzarli sulla cattiva strada ci pensino più i preti che altro. A me sembra, caro signor Di Pietro, che sia la sua visione del mondo ad essere irreale e a non corrispondere ai fatti. Se si documentasse un po’ lasciando perdere la sua malafede e i suoi stupidi pregiudizi fascisti per un momento scoprirebbe che la pedofilia è molto meno diffusa tra i gay che tra gli eterosessuali e che la maggior parte dei casi di pedofilia avvengono proprio all’interno della sacra famiglia unita in matrimonio come Chiesa comanda.

Riguardo a medici e psichiatri potrebbero spiegarle che l’omosessualità non è più considerata una malattia da ormai sessant’anni sulla base di chiare ed inequivocabili prove scientifiche. Oggi l’omosessualità è definita come “naturale variante del comportamento umano”. Umano e non solo visto che anche parecchi animali la praticano e, pensi, in alcuni casi le coppie omosessuali allevano figli. Ma evidentemente per lei la dottrina della chiesa basata su traduzioni sbagliate di un testo di vecchio di millenni è più affidabile sulle leggi di natura della scienza che dimostra sperimentalmente le cose.

Ho citato le traduzioni sbagliate perché se lei si informasse un po’ di più scoprirebbe che nella bibbia non si condanna l’omosessualità ma la prostituzione maschile in quanto facente parte di antichi culti pagani. In pratica la si condanna come apostasia e non come atto contro natura. Gli atti contro natura per la bibbia sono altri tipo fare sesso con un animale.

Nella pagina si fa anche riferimento all’uomo primitivo che già sapeva quale sessualità era giusta e quale sbagliata. Caro signor Di Pietro, prima di citare si informi! La storia è piena di civiltà dove l’omosessualità era diffusa, accettata e addirittura incoraggiata!

Sulla discriminazione degli etero la invito a fare un esperimento. Vada in una ditta e chieda lavoro dicendo sono eterosessuale e poi faccia lo stesso dicendo sono gay. Lo faccia un po’ di volte e poi veda chi è il discriminato. Oppure vada a chiedere i suoi diritti di famiglia in comune come etero e come gay e poi mi dica come è andata. Lei, caro signor Di Pietro, non è discriminato né come eterosessuale né come cattolico. Certo, se per discriminazione intende l’impossibilità di imporre la sua visione agli altri con la forza allora forse è giusto discriminarla!

Come dicevo prima, si parla di reato per quanto riguarda la diffusione di idee legate all’omosessualità. Signor Di Pietro, nella diffusione di idee non vedo reati. In compenso vedo dei reati (calunnia, incitazione all’odio) nel suo articolo. Veda un po’ lei…

Concludo citando la fine dell’articolo. L’illuminato autore scrive: “Adesso basta.! Le lobby omosessuali devono smetterla di discriminare gli eterosessuali. Loro non sono certo migliori di noi” con tanto di grassetto.

Caro signor Di Pietro, i gay non sono meglio degli etero, sono persone come le altre e pari alle altre, ma di lei sono sicuramente migliori. Non che ci voglia molto.

http://attualizzando.wordpress.com/2010/04/11/etero-discriminati-no-vaneggiamenti-da-inquisizione-spagnola/