Ingroia su intercettazioni: ”Vogliono depotenziare magistrati”
15 Aprile 201015 aprile 2010
Sorrento. «La mia sensazione è che l’indirizzo in questo momento sia di depotenziare gi strumenti a disposizione della magistratura».
Lo ha detto al congresso della Fp-Cgil il procuratore aggiunto Antimafia di Palermo, Antonio Ingroia, facendo l’esempio del provvedimento sulle intercettazioni. Una magistratura «meno autonoma e indipendente è sicuramente meno efficiente e i cittadini sarebbero più esposti alla criminalità organizzata», ha affermato Ingroia puntando l’indice anche contro quella classe dirigente che «chiede e pretende impunità, irresponsabilità in base a criteri di riferimento che fanno a pugni con i principi scritti dai nostri padri costituenti». Ingroia ha quindi espresso apprezzamento rispetto alla proposta avanzata dal segretario uscente della Fp, Carlo Podda, nella relazione con cui ha aperto ieri il congresso, di un osservatorio permanente per la legalità nel lavoro pubblico. A suo giudizio, infatti, la proposta di formare sempre più cittadini attivi che siano referenti della legalità può essere un modo per rendere poi concreto il principio di uguaglianza.
ANSA