L’Eurogruppo vara gli aiuti per la Grecia: trenta miliardi per il primo anno – Il Mattino
12 Aprile 2010L’Eurogruppo vara gli aiuti per la Grecia: trenta miliardi per il primo anno – Il Mattino.
ROMA (11 aprile) – Trenta miliardi per la Grecia messi a disposizione dall’Eurogruppo per il primo anno: è questa la decisione presa nel corso della teleconferenza svoltasi oggi tra i ministri delle Finanze dei 16 Paesi di Eurolandia. A questa quota si aggiungerà poi il contributo del Fondo monetario. Lo ha annunciato il presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, precisando che «il meccanismo è ora pronto a essere pienamente operativo» e che tutti i paesi dell’Eurogruppo contribuiranno agli aiuti in base alle quote di capitale nella Bce. Juncker ha sottolineato il fatto che la decisione di attivare il meccanismo non è ancora stata presa perché la Grecia non lo ha chiesto.
I 16 Paesi dell’eurogruppo ed il Fondo monetario internazionale sono pronti a mettere a disposizione della Grecia prestiti per un importo complessivo pari a circa 45 miliardi di euro. Questa l’indicazione giunta al termine della teleconferenza svoltasi tra i ministri delle Finanze dell’eurogruppo i quali hanno deciso che, se sarà necessario, metteranno sul tavolo 30 miliardi di euro per far fronte, nel primo anno, alle esigenze finanziarie della Grecia se Atene lo chiederà. A questi 30 miliardi, ha spiegato il commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, si aggiungerà la quota del Fondo monetario in una proporzione pari più o meno ad un terzo dell’ammontare complessivo. Se queste indicazioni saranno rispettate la quota del Fmi – che sarà decisa nelle prossime ore – dovrebbe quindi aggirarsi tra i 12 ed i 15 miliardi di euro arrivando così ad un ammontare totale di prestiti in favore della Grecia di circa 45 miliardi.
«A marzo abbiamo preso una decisione di principio», ha osservato Juncker. «Ora abbiamo definito i dettagli pratici» del meccanismo di sostegno alla Grecia che è quindi pronto a «diventare operativo» quando Atene lo chiederà. L’accordo di oggi stabilisce che tutti i 16 Paesi di Eurolandia parteciperanno, se necessario, alla concessione di prestiti bilaterali alla Grecia in misura proporzionale alle rispettive quote di partecipazione nel capitale della Banca centrale europea. E quindi fissa indicativamente in circa 3,7 miliardi di euro l’eventuale impegno dell’Italia, che nella Bce ha una quota pari al 12,49% del capitale.
«Nessun Paese ci rimetterà a prestare soldi alla Grecia», ha sottolineato Juncker ricordando che il tasso d’interesse dei prestiti, in base al meccanismo individuato (che ricalca quello del Fmi) sarà intorno al 5% (tasso fisso per operazioni a tre anni) e quindi «non rappresenterà una sovvenzione» pur consentendo alla Grecia di spuntare condizioni migliori rispetto a quelle di mercato per finanziare il suo enorme debito.