LIBERAZIONE.IT – Federazione della Sinistra, Ferrero: «L’opposizione si unisca contro Berlusconi»
6 Aprile 2010LIBERAZIONE.IT – Federazione della Sinistra, Ferrero: «L’opposizione si unisca contro Berlusconi».
Il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra ha inviato a tutti i leader dei partiti di opposizione una lettera con cui chiede di costruire un forte movimento di opposizione al governo Berlusconi e alle sue politiche. Il primo passo, ha spiegato, deve essere un’iniziativa politica comune in difesa dell’articolo 18. «I risultati delle elezioni regionali consolidano a mio parere il governo Berlusconi. Questo nonostante la corruzione, le iniziative antidemocratiche e la politica antisociale che scarica i costi della crisi su giovani, lavoratori e pensionati» ha sottolineato Fererro nell’appello diffuso dall’ufficio stampa del partito. «Penso che l’unico modo per modificare questa drammatica situazione non stia nel cielo delle alchimie politiche ma bensì nella consapevole costruzione di un movimento di opposizione – ha spiegato – questo deve essere unitario e partire dai problemi sociali, dalla drammatica questione occupazionale e salariale, che la popolazione vive in solitudine senza trovare nella politica alcuna risposta». Dunque «vi propongo pertanto di costruire un’iniziativa politica che dia continuità alla manifestazione del 13 marzo scorso. Partendo da subito con una mobilitazione affinché, dopo l’intervento di Napolitano, venga respinto definitivamente l’attacco all’articolo 18 e ai diritti dei lavoratori contenuto nel “collegato lavoro”», è l’appello, «vi propongo di costruire una primavera referendaria che oltre a sostenere il referendum promosso dai Comitati per l’acqua pubblica, promuova unitariamente referendum contro il nucleare, contro la precarietà e la legge 30». Più in generale, ha proseguito Ferero, «vi propongo di concordare alcuni obiettivi chiari sulla redistribuzione del reddito e del lavoro, sulla lotta alla precarietà, sulle politiche economiche e ambientali, al fine di determinare la base su cui costruire una mobilitazione duratura nel paese». «Ritengo – ha concluso – che un impegno unitario in questa direzione permetterebbe di sbloccare l’attuale situazione e in particolare di costruire l’agenda politica a partire dai problemi del Paese, impedendo al premier di imporre la propria agenda. Resto infatti convinto che ogni alternativa non può che partire qui e ora dalla rimessa al centro della questione sociale».