“L’omicidio della Bhutto poteva essere evitato”

16 Aprile 2010 0 Di luna_rossa

Il rapporto dell’Onu accusa il governo e la polizia
ISLAMABAD
L’omicidio nel 2007 dell’ex primo ministro pachistano Benazir Bhutto avrebbe potuto essere evitato. Lo ha affermato una commissione delle Nazioni Unite, in un rapporto presentato al segretario generale Ban Ki-moon. Nella sua relazione, la commissione presieduta dall’ambasciatore cileno presso le Nazioni Unite, Heraldo Munoz, ha ritenuto che «l’assassinio della signora Bhutto avrebbe potuto essere evitato se fossero state prese misure di sicurezza adeguate». La commissione ha precisato che il presidente Pervez Musharraf, il governo dello stato del Punjab e la polizia dell distretto di Rawalpindi avrebbero potuto impedire la morte della Bhutto, se fossero state adottate i provvedimenti adeguati «per rispondere i rischi di sicurezza straordinari, nuovi e urgenti a cui sapevano che faceva fronte».

Benazir Bhutto fu uccisa il 27 dicembre 2007 in un attacco kamikaze a Rawalpindi, dove faceva campagna elettorale per il Partito del popolo pachistano alle politiche. La commissione Onu ha ritenuto che la sua inchiesta fu rigorosamente ostacolata dai servizi di intelligence del Pakistan e da altri responsabili, che hanno «impedito una ricerca senza ostacoli della verità». I servizi di intelligence pachistani (ISI) hanno condotto indagini parallele, raccogliendo prove che non sono state tutte trasmesse alla polizia del Pakistan. «La commissione pensa che l’incapacità della polizia a indagare efficacemente sull’omicidio della Bhutto sia stata deliberata», ha denunciato il rapporto. La commissione ha sollecitato le autorità pachistane a intraprendere un’indagine penale «seria e credibile» che «stabilisca chi ha concepito, ordinato e compiuto questo crimine abominevole di ampiezza storica e porti i responsabili di fronte alla giustizia».

«Far questo rappresenterebbe una tappa fondamentale verso la fine dell’impunità dei crimini politici in questo Paese», la conclusione. La commissione Onu, nominata dal segretario generale Ban Ki-moon per aiutare il Pakistan ad accertare i fatti nell’omicidio Bhutto, iniziò a lavorare il 1 luglio 2009. Ban accettò una richiesta in tal senso del presidente pachistano e vedovo della Bhutto, Asif Ali Zardari.

La Stampa.it