Merano, deraglia piccolo treno della Val Venosta: 7 morti e 25 feriti
12 Aprile 2010Un treno locale è deragliato stamattina nella zona di Merano, causando almeno sette morti e venticinque feriti, alcuni gravi. L’incidente è avvenuto questa mattina poco prima delle 9 sul tratto che da Castelbello va a Laces (Bz). Sul posto si sono recati i carabinieri. Il tratto è gestito dalla Infrastrutture Ferroviarie Alto Adige (Suedtiroler Bahnanlagen, Sba) ed è prevalentemente utilizzato da studenti e pendolari.
«Si tratta di un treno piccolo, un paio di vagoni. Le ore più affollate “sono al mattino presto o nel primo pomeriggio”, ha detto un carabiniere. «Ci sono dai 15 ai 20 feriti, dei quali 3-4 hanno riportato ferite più serie», ha aggiunto il militare. La protezione civile locale è stata allertata.
Per facilitare gli spostamenti dei vigili del fuoco e delle ambulanze è stata chiusa la strada statale 38 dello Stelvio. Sarebbe stata una frana sulla linea ferroviaria a provocare il deragliamento di un treno nel Meranese.
Il deragliamento in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. La linea è a binario unico. Il treno coinvolto è il regionale R108 della società di trasporti Sad gestita dalla Provincia autonoma di Bolzano. Il convoglio era partito da Malles alle 8.20 ed avrebbe dovuto giungere a Merano alle 9.43. La strada statale attigua alla linea ferroviaria è stata chiusa al traffico per consentire l’afflusso dei mezzi di soccorso. La linea della val Venosta è una delle più moderne dell’Alto Adige, essendo stata inaugurata nel 2005. Il governatore altoatesino Durnwalder ha interrotto la seduta di Giunta per recarsi sul posto e rendersi conto con i propri occhi della situazione.
Una scena spaventosa. «Fermi tutti, prima dobbiamo portare via i morti», dice un funzionario di polizia di fronte ai vagoni finiti fuori dai binari dopo avere sbattuto contro una massa di terra e roccia staccatasi dalle pendici. Uno dei due vagoni è finito in bilico sul greto del fiume Adige.
Un vagone, quello in testa al convoglio appare completamente distrutto. È ricoperto dal terriccio e tutti i vetri sono sventrati. La parte frontale è andata addosso a due pini di alto fusto. Sono questi due alberi che hanno fatto in modo che il treno non precipitasse nel fiume. Per fare in modo che il treno non precipiti ulteriormente i pompieri lo hanno assicurato con un grande paranco. Per raggiungere il punto dell’impatto i soccorritori debbono arrampicarsi lungo delle reti paramassi, salendo dal greto del torrente e raggiungendo i feriti dall’alto.
Poco prima un convoglio era passato dal punto del deragliamento senza che accadesse nulla. Lo ha detto il direttore della linea ferroviaria, Helmuth Moroder. «È stata una questione di pochi minuti. Poco dopo – ha detto – alle 9.03 è passato il treno diretto a valle che è andato a finire contro la frana. Con tutta probablità – ha detto ancora Moroder – a far cadere la frana è stata la rottura di un tubo per l’irrigazione dei campi a monte della massicciata».