Sì Ue a graduale riapertura cieli ”Ritorno alla normalità giovedì” – Adnkronos Cronaca
20 Aprile 2010Sì Ue a graduale riapertura cieli ”Ritorno alla normalità giovedì” – Adnkronos Cronaca.
Roma, 19 apr. – (Adnkronos/Ign) – Accordo dei ministri dei Trasporti dell’Ue, riuniti a Madrid, sulla revisione dei divieti di volo in Europa che dovrebbe permettere una progressiva riapertura dello spazio aereo. L’accordo entrerà in vigore domani mattina alle 8, ha fatto saperre il commissario europeo ai Trasporti Siim Kalla spiegando che “da domani ci saranno molti più voli”.
L’intesa dei ministri Ue si basa su una proposta della presidenza spagnola di dividere lo spazio aereo in tre settori: quello più direttamente coinvolto dalla nube vulcanica e non sorvolabile, un secondo, intermedio e definito ‘zona rossa’, in cui la concentrazione misurabile delle ceneri non è tale da escludere il sorvolo, ma richiede un monitoraggio costante e infine un’area senza quantità significative di ceneri e senza limitazioni al traffico aereo.
Da domani mattina alle 8 verrà gradualmente riaperto l’intero spazio aereo italiano iniziando dai voli nazionali sulla direttrice da Nord a Sud e viceversa.
Mentre oggi è durata poco più di due ore la riapertura dei cieli nel Nord. A causa di un peggioramento registrato nel corso della notte dal bollettino MetOffice sul movimento delle ceneri trasportate dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul l’Enac ha infatti disposto nuovamente e con urgenza un nuovo stop ai voli da quota 0 a quota 22.000 piedi, dalle 9 di oggi alle ore 8 di domani
.
Questa mattina, subito dopo la riapertura dello spazio aereo, alle 7,10 il primo volo a decollare da Malpensa è stato un AirOne diretto a Catania e anche a Linate il primo volo è partito alle 7,10 per Catania, ma in questo caso con livrea Alitalia. In totale negli hub milanesi sono partiti rispettivamente 12 e 7 aerei, mentre gli aerei atterrrati a Malpensa sono stati sei e sette a Linate. All’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, secondo i dati comunicati da Adr, sono stati cancellati oggi 144 voli, di cui 66 in arrivo e 78 in partenza. A Ciampino, 36 in arrivo e 37 in partenza, per un totale di 73. Riaperti e poi nuovamente chiusi anche gli scali toscani di Pisa e Firenze. Mentre dallo scalo pisano sono riusciti a partire quattro voli e ne sono arrivati due, allo scalo fiorentino tutti i voli in arrivo e in partenza sono stati cancellati.
Il nuovo stop ha creato, come già successo nei giorni scorsi, forti disagi alle stazioni ferroviarie di Milano e Roma in particolare. A Termini questa mattina c’erano code interminabili alle biglietterie anche se in diversi punti della stazione dei cartelli avvisano i viaggiatori che “fino a venerdì 23 aprile tutti i collegamenti ferroviari dall’Italia al Nord Europa sono pieni”. Anche a Firenze Santa Maria Novella la gente si è accalcata alle biglietterie. Le Fs consigliano quindi alle compagnie aeree a “renotare i biglietti via internet direttamente dagli spazi aeroportuali in relazione alle effettive disponibilità di posti liberi, anziché indirizzarli indiscriminatamente nelle stazioni”.
Per quanto riguarda la situazione in Europa, Eurocontrol si aspetta per domani un aumento del “10-15% dei voli” rispetto al 30% che ha operato oggi. In un briefing a Bruxelles il dirigente di Eurocontrol Bo Redeborn ha previsto un ulteriore aumento del “10-15% mercoledì e, se le cose continueranno così, un ritorno alla normalità per giovedì
“.
In Finlandia fra le 12 e le 18 di oggi (le 11 e le 17, ora italiana) sono tornati operativi gli scali della città di Turku e di Tampere, ma rimane chiuso quello di Helsinki, secondo quanto ha annunciato l’agenzia che gestisce gli scali del Paese, la Finavia. In Austria decolli e atterraggi saranno invece nuovamente consentiti a partire dalle cinque di questo pomeriggio. Mentre in Germania, lo spazio aereo rimarrà chiuso, almeno fino alle sei di questo pomeriggio, secondo quanto ha appena deciso l’autorità nazionale del DFS. La nube ha cominciato a produrre i suoi effetti anche in Turchia dove sono stati chiusi gli scali di Zonguldak, Sinop e Samsun, città sul Mar Nero e già oggi alcuni provvedimenti potrebbero essere presi anche per l’aeroporto Ataturk di Istanbul.
La Spagna, dal canto uso, ha offerto i propri aeroporti come hub per i voli intercontinentali verso e dall’Europa. Lo ha confermato il ministro per l’infrastruttura José Blanco, intervistato dalle emittenti radiofoniche del suo paese Rne e Cadena Ser. Della questione discuteranno nel pomeriggio i ministri dei Trasporti dei Ventisette, collegati per videoconferenza. Il ministro ha tuttavia negato che già oggi possano transitare per la Spagna metà dei voli, “dubito – ha detto infatti – che possiamo accogliere un simile volume”. Blanco ha comunque spiegato che la Spagna sta attuando sforzi per far si’ che 70.000 persone possano raggiungere la Gran Bretagna dal Nord America attraverso la Spagna. In proposito, comunque, ha detto ancora l’esponente del governo di Madrid, l’Ue “assumerà una decisione coordinata”.
Intanto la Iata critica i governi europei, sostenendo che hanno deciso di chiudere lo spazio aereo “basandosi unicamente su modelli teorici della nuvola di cenere” e chiede di aprire almeno dei corridoi. “Ci siamo addentrati abbastanza nella crisi da esprimere la nostra insoddisfazione su come i governi l’hanno gestita, senza una reale valutazione dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership”, afferma Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata. La crisi, sintetizza, “sta costando alle linee aeree almeno 200 milioni al giorno in mancati guadagni e l’economia europea sta soffrendo perdite per miliardi di dollari”. In questo contesto, “è incredibile che i ministri europei abbiano impiegato cinque giorni per fare una teleconferenza”.