Grecia: paura in Europa. Precipita Piazza Affari

6 Maggio 2010 0 Di luna_rossa

Tremonti: ”nessuno e’ immune”. Bankitalia: ”sistema bancario robusto”.

06 maggio, 17:53 – ANSA

MILANO – La crisi finanziaria della Grecia rappresenta un rischio di contagio importante per le banche di diversi Paesi europei, tra cui il Portogallo, la Spagna, l’Italia e il Regno Unito. Lo afferma un report della società di rating Moody’s citato da France Presse.

“Nonostante molti fondamentali siano diversi rispetto alla Grecia – scrive Moody’s nel suo rapporto sul rischio contagio della crisi ellenica per le banche europee – il Portogallo si trova ora in prima fila nelle preoccupazioni degli investitori: un fattore fondamentale sarà il giudizio dei mercati sul successo o meno che avrà il pacchetto di aiuti varato” per Atene “dal Fondo monetario internazionale e dall’Unione europea”. “Dopo che negli ultimi due anni – aggiunge l’agenzia di rating – si è ridotta la forza finanziaria del sistema bancario irlandese, della Gran Bretagna e della Spagna, le azioni dei rispettivi governi hanno, in larga parte, mitigato le debolezze dei sistemi che sono venute alla luce”. Moody’s ricorda anche i vari pacchetti di supporto in Irlanda, Spagna e Regno Unito.

“L’Italia è uno dei Paesi dove il sistema bancario è stato sino a oggi relativamente robusto” ma dove c’é comunque un rischio di contagio se “le pressioni dei mercati sui ‘rating sovrani’ aumenterà”, afferma Moody’s nel report sul sistema bancario europeo. Nel rapporto si sottolinea che il sistema bancario italiano ha accusato meno di altri lo scoppio della ‘bolla immobiliare’ e di quella dei derivati.

Ad oggi, ricorda Moody’s, l’impatto della crisi è stato limitato in Italia mentre in Grecia il taglio dei rating delle banche è stato conseguente alle recenti gravi pressioni sul debito pubblico del Paese ellenico. Moody’s rileva comunque che in questi tre Paesi – Grecia, Portogallo e Italia – alle banche manca potenzialmente qualcosa proprio a causa delle pressoni sulle finanze pubbliche piuttosto che della capacità di credito interna. Questo contagio potrebbe inoltre estendersi alla Spagna, Irlanda e Gran Bretagna laddove lo Stato abbia subito un indebolimento proprio a causa dello sviluppo del sistema bancario. In definitiva, secondo Moody’s, l’Italia con tutta la sua vulnerabilità è stata notevolmente elastica: nonostante ciò, la crescita tradizionalmente lenta della sua economia e la conseguente debolezza del sistema bancario è ben posizionata per respingere le sfide cicliche. Il rischio maggiore è rappresentato dall’ipotesi di un contagio ‘Mediterraneo’ nelle percezioni degli investitori, che potrebbe esercitare pressioni indirette sul sistema bancario.

BANKITALIA, SISTEMA BANCHE ITALIANE ROBUSTO – “Il sistema bancario italiano è robusto, il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto, il debito complessivo di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri Paesi, il debito netto nei confronti dell’estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell’Italia diverso da quello di altri Paesi”. Fonti della Banca d’Italia commentano così il rapporto di Moody’s’ sulle banche europee alla luce della crisi greca.

PASSERA, AFFRONTIAMO SITUAZIONE MEGLIO DI ALTRI – “L’Italia ha gestito i conti pubblici come forse nessun altro Paese europeo e quindi il sistema può affrontare meglio di altri la situazione”: così il numero uno di Intesa, Corrado Passera, ha commentato le dichiarazioni dell’agenzia di rating Moody’s secondo la quale esiste un rischio contagio della crisi greca anche per le banche italiane.

“Il nostro sistema bancario – ha affermato Passera – è passato attraverso la crisi in maniera robusta e solida, avendo messo da parte un livello di liquidità adeguato. E questo Moody’s lo riconosce”. Per Passera, quindi, “l’Italia ha tante forze da mettere in campo, perché ha gestito la situazione dei conti pubblici come forse nessun altro Paese europeo e per questo il sistema può affrontare meglio degli altri la situazione”. Certo, ha concluso il numero uno d’Intesa “dipende molto da come viene gestita la crisi greca dalle autorità europee, perché questa non è una variabile indipendente”.

PAPACONSTANTINOU, 110 MLD SOLO PARTE AIUTI – Il ministro delle finanze greco Giorgio Papaconstantinou ha oggi affermato che il pacchetto Ue-Fmi da 110 miliardi di euro in tre anni “é solo parte di un programma più ampio” per stabilizzare l’economia greca. Parlando davanti al parlamento, che dibatte il piano di austerità, Papaconstantinou ha invitato tutti i deputati a “fare il proprio dovere” per salvare il paese dalla bancarotta. Papaconstantinou ha sottolineato che “tra meno di due settimane” ci saranno le scadenze finanziarie cui Atene “non è grado di far fronte ricorrendo ai mercati”, ed è quindi necessario approvare il meccanismo di sostegno concordato con Ue-Fmi per attivarlo al più presto. Il ministro ha ricordato che “tutti i parlamenti europei” stanno approvando gli aiuti alla Grecia. “Faremo anche noi il nostro dovere?” si è chiesto.

ATENE – Il premier greco Giorgio Papandreou si è consultato durante la notte con tutti i leader politici, dopo le tragiche morti di  ieri ad Atene, ribadendo la necessità di dare prova di responsabilità, a poche ore dal voto odierno in Parlamento sul patto di  austerità. Il premier ha ribadito l’invito per un vertice al fine di garantire l’unità del paese in un momento cruciale.

Papandreou parteciperà domani a Bruxelles al vertice Ue sulla crisi greca e in fine settimana, o al massimo all’inizio della prossima dovrebbe riunirsi con tutti i leader politici sotto l’egida del presidente della repubblica Karolos Papoulias. Secondo fonti informate non si esclude che l’incontro del premier con i leader politici, dopo la morte di tre persone ieri durante violenze estremiste ad Atene contro il piano di austerità, possa avvenire già sabato o domenica, ma l’ufficio del premier indica piuttosto la prossima settimana.

Ieri un drammatico appello all’unità politica e sociale era giunto dal presidente della repubblica Karolos Papoulias il quale aveva  avvertito che il paese “é sull’orlo dell’abisso”. Il sindacato dei dipendenti pubblici Gsee denuncia oggi le “tragiche morti” e la  “provocazione” ma assicura che “continuerà la lotta per le giuste richieste” dei lavoratori contro il piano di austerità. Il sindacato  comunista Pame ha organizzato oggi un nuovo raduno ad Atene.

Il leader del principale partito di opposizione (ND, centrodestra) Antonis Samaras ha accolto l’invito del premier per un vertice.  Nei giorni scorsi tutti i partiti avevano rifiutato l’incontro perché convocato dopo la firma degli accordi con Ue-Fmi sul piano di  austerità e non prima, come richiesto.

Il testo legislativo del piano è stato approvato ieri notte in Commissione con i soli voti del partito al governo, il Pasok. Oggi è  previsto il voto dell’assemblea unicamerale.

La polizia ha ieri fermato 70 persone: 25 sono state poste in stato di arresto per i disordini sfociati nell’attacco incendiario che ha  provocato la morte per soffocamento di tre impiegati, due donne di 35 e 32 anni e un uomo di 36, della Marfin Egnatia Bank.

Il movimento anarchico, cui esponenti sono accusati del mortale attacco incendiario ad Atene, si difende sul web affermando che  “nessuno poteva sapere che c’erano persone all’interno della banca” in un giorno di sciopero cui avevano aderito la maggioranza  degli istituti di credito. E denuncia la campagna politico-mediatica per giustificare una nuova grande “repressione contro il  movimento anti-autoritario”.

PROSSIMA SETTIMANA NUOVO SCIOPERO GENERALE – I sindacati del settore pubblico, Adedy, e privato, Gsee si preparano ad un nuovo sciopero generale la settimana prossima in occasione della presentazione in parlamento del testo di legge sulla riforma della previdenza sociale. Lo indicano fonti sindacali citate dai media. Oggi i due sindacati, parallelamente a quello comunista Pame protesteranno davanti al parlamento in occasione del voto sul piano di austerità varato dal governo in accordo con Ue-Fmi.

TREMONTI A PDL, ITALIA VACCINATA DA CONTAGIO – L’Italia e’ vaccinata dal potenziale rischio contagio che puo’ produrre la crisi greca e ora non resta che proseguire sul cammino gia’ tracciato: cosi’ il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, conversando in Transatlantico con alcuni deputati del Pdl. Il ministro avrebbe ribadito come, grazie ad alcune riforme messe gia’ a punto, come quella sulla previdenza, e grazie alle misure sulla cassaintegrazione, il Paese sia dunque al sicuro. Cosi’ come, avrebbe sottolineato, al sicuro sono anche i conti italiani.

”DOMATTINA DISCUTEREMO DECRETO” – ”Domattina il Governo discutera’ del decreto”: ha assicurato il ministro Tremonti, riferendosi al decreto di aiuti alla Grecia che sara’ esaminato in Cdm.
”DOMANI DA CDM OK DL DA 5,5MLD” – ” La nostra quota nel pacchetto di sostegno e’ il 18,4% per cento del totale europeo, pari inizialmente a 5,5 miliardi. Il decreto legge che sara’ approvato domani dal Consiglio dei ministri ci consente di intervenire in modo flessibile con emissioni a medio/lungo termine e anticipazioni di tesoreria”, ha aggiunto Tremonti.
”INTERVENTO AVRA’ EFFETTO SU DEBITO MA SARA’ ‘NETTIZZATO’ CON PATTO DI STABILITA”’ – Il decreto da 5,5 miliardi che sara’ varato domani dal Governo per gli aiuti alla Grecia non avra’ effetto sul deficit ma sul debito”: ha detto il ministro dell’Economia, intervenendo in aula alla Camera. L’effetto sara’ non sul deficit perche’ – spiega il ministro – si tratta di un prestito. Ma di questo effetto ”si terra’ conto nettizzandolo nel quadro del Patto di Stabilita”’. Il decreto consentira’ ”di intervenire in modo flessibile con emissioni a medio-lungo termine e anticipazioni di tesoreria”.
”NESSUNO E’ IMMUNE E VIAGGIA IN PRIMA” – ”Nessuno e’ immune dai rischi perche’ passeggero con biglietto di prima classe” : afferma il ministro dell’Economia. ”L’estensione della crisi – aggiunge – e’ sistemica e la soluzione puo’ essere solo comune e politica”.
”LA CRISI PUO’ ESSERE POSITIVA PER EUROPA” – ”Crisi in greco vuol dire discontinuita’. Una discontinuita’ che puo’ essere positiva, costitutiva e costruttiva per l’Europa”: ha ancora detto Tremonti. ”Dobbiamo saper andare piu’ lontano – ha aggiunto – imparando la lezione e prendendo tutte le misure necessarie affinche’ una crisi di questo tipo non si ripeta. Sono queste le basi su cui dobbiamo e possiamo avere fermezza nel presente e fiducia nel futuro”.
”SITUAZIONE MOLTO SERIA” – ”La situazione della Grecia e’ molto seria”: ha detto Tremonti, spiegando che si tratta di una situazione di ”squilibri finanziari accumulati nel tempo per colpevole convenienza”. In ogni caso ”quanto successo era prevedibile”.
”C’E’ STATO RITARDO REAZIONE” – Per l’intervento dell’Europa in Grecia ”c’e’ stato un certo ritardo nei tempi di reazione della politica, che sono asimmetrici rispetto a quelli dei mercati” ha spiegato il ministro dell’Economia.
”PROGRAMMA ATENE ADEGUATO E CREDIBILE” – ”L’Italia concorda” con quanto gia’ stabilito da attori internazionali, e cioe’ che ”il programma greco e’ adeguato e credibile”: ha inoltre detto Tremonti.
ECCEZIONALE DETERMINAZIONE ATENE – ”Il governo greco ha dimostrato un’eccezionale determinazione e capacita’ di leadership”: ha affermato il ministro dell’Economia.
 
”CORDOGLIO,SOSTEGNO ANCORA PIU’ FORTE” – ”Esprimo cordoglio profondo per le vittime della vicenda di Atene”: ha affermato Tremonti nel corso dell’informativa urgente del governo alla Camera sulla crisi economico-finanziaria in atto in Grecia e sulle possibili ripercussioni sulla stabilita’ dell’euro. ”In questi momenti la nostra solidarieta’ e il nostro sostegno al popolo e al governo della Grecia sono ancora piu’ forti”. Le parole del ministro sono state accolte da un lungo applauso dell’Aula.
 
FITCH, BANCHE ITALIANE HANNO REAGITO BENE – Dall’inizio della crisi, due anni fa, ”le banche italiane hanno reagito bene, si sono mosse nella giusta direzione rafforzando il patrimonio e basandosi sul loro punto di forza, la raccolta diretta tra la clientela”. Lo sostiene Christian Scarafia, analista di Fitch, spiegando che questo diminuisce il ‘rischio contagio’ greco per il sistema bancario italiano. Scarafia non ha voluto pero’ commentare i crolli odierni dei titoli bancari in Borsa. L’analista ha quindi ricordato che nel 2010 ”la ripresa sara’ lenta, ci saranno forti sfide per le banche italiane – avverte Scarafia – sia sul fronte della qualita’ del credito sia su quello della redditivita’, visto che i tassi restano bassi”. Fitch giudica il debito sovrano italiano con il rating ‘AA-‘ con prospettive stabili.
 
BORSA MILANO: CHIUDE -4,27%,RIVEDE MINIMI ESTATE 2009 – Piazza Affari, sui timori di un contagio legato alla crisi in Grecia, chiude con un tonfo del 4,2%, tornando cosi’ sui livelli dell’ estate 2009. A fine seduta il Ftse Mib ha perso il 4,27% a 19.483 punti, cosa che non si vedeva appunto dallo scorso luglio. A picco anche l’indice generale Ftse All Share che ha perso il 4,03% a 20.137 punti.