E a Napoli scatta la massima allerta Soldati a Bagnoli e a Capodichino – Il Mattino

29 Marzo 2011 1 Di ken sharo

 

 

E a Napoli scatta la massima allerta Soldati a Bagnoli e a Capodichino – Il Mattino.

di Paolo Barbuto

NAPOLI – A Bagnoli, di fronte all’imponente cancello d’ingresso della base Nato, il blindato dell’esercito è al suo posto e due militari, armi in pugno, fanno la guardia.
C’è tensione nell’aria: il vento della guerra in Libia ha cominciato a soffiare, con forza, anche su questa porzione di città.

A Napoli il livello di allerta cresce. Era già alto dopo l’avvio delle operazioni militari contro Gheddafi, comandate dalla base Navy di Capodichino ma oggi, dopo il trasferimento del comando alla Nato e il passaggio delle consegne al generale Charles Bouchard che pianifica le operazioni dalla sala controllo di Bagnoli, la tensione è massima.
Prefettura e forze dell’ordine, fin dall’inizio delle operazioni belliche in Libia, hanno chiesto di evitare allarmismi. I servizi di controllo e protezione degli obiettivi sensibili vengono attivati con funzione preventiva e fino ad ora non c’è stato nessun segnale ufficiale di pericolo.

Sono già sotto controllo da giorni alcuni luoghi-simbolo della città: sedi diplomatiche, punti di raccolta di cittadini stranieri, stazioni. Aumentato il presidio all’esterno del consolato Usa di piazza della Repubblica, ma anche davanti alle sedi consolari di Francia e Gran Bretagna; Controlli costanti anche alle sedi degli istituti «Grenoble» e «British Council» considerate vere e proprie «estensioni» di Francia e Gran Bretagna nella nostra città. Un vertice in Prefettura tenuto nei giorni scorsi ha anche stabilito di elevare i livelli di controllo nelle zone di maggiore concentrazione di cittadini: metropolitane, stazioni ferroviarie, stazione marittima.

Si tratta, evidentemente, di luoghi nei quali un eventuale attentato potrebbe creare il maggior numero di vittime.

La decisione di presidiare gli obiettivi sensibili non deve procurare tensione alla cittadinanza. Analoghe misure di tutela e protezione furono già attivate all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001 alle twin towers di New York, e nel 2003 quando crebbe l’allarme per eventuali atti terroristici in Europa…

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