Non è la propaganda vergognosa per il suo datore di lavoro, combinazione datosi alla politica, nemmeno l’esaltazione del lavoro di Bertoladro. Non è nemmeno qualche email di critica che ha fatto notare quanto fosse lontana da suo padre, moralmente ed eticamente. La sua risposta al polverone sollevato con la messa in scena del teatrino squallido sull’Aquila che ha fatto incazzare i terremotati è stata tra il patetico ed il penoso ma non è per questo che la Rita ci è rimasta male, è abituata alle figure di merda. Anche le risposte date a Staffelli sono state tra il patetico ed il demente: abbiamo dato spazio alle due versioni. Mente sapendo di mentire, come se non conoscesse le polemiche, le ruberie, lo schifo nato intorno al terremoto dell’Aquila. Non si è vergognata nemmeno di questo, non è la figura ridicola che l’ha fatta soffrire e la offesa intimamente. La Rita è sempre stata in prima fila a difendere e propagandare il Silvio pensiero anche quando puzza di mafia, la stessa mafia che le ha ammazzato il padre. La Rita, la D’Urso, la De Filippi sono tre corazzate della propaganda e dell’inquinamento mentale del teledipendente Mediaset, autentici cavalli di troia del pensiero berlusconiano. Non sono i Ferrara, Emilio, Giordano, Belpietro, Sallusti e tutti gli altri servitori che fanno la propaganda giusta per il caudillo, per questi imbonitori del regime abbiamo i filtri giusti nel cervello, anche il teledipendente Mediaset sa che non sono affidabili, sono di parte. Ma Dalla Chiesa, De Filippi, la D’Urso e quelle che leggono il Tg4 alla domenica sono i veri cavalli di troia, le bambole truccate, che iniettano dose letali di berlusconi pensiero nelle menti, indifese, del teledipentente Mediaset e che spappolano o cervelli delle casalinghe e dei pensionati. Ma non è solo questo che l’ha fatta soffrire, l’ha offesa nell’intimo. Il non riconoscere il grande, e partecipato, impegno di questi decenni per la giusta causa del suo padrone e le critiche che, per usare parola sue, ha detto di non meritare arrivatele da tutte le parti. Non è nemmeno il confronto, improponibile, con suo padre, nemmeno la confessione della finta terremotata. Non è tutto questo che l’ha fatta soffrire. La cosa che più l’ha ferita a fondo , che non sarà più rimarginabile , che porterà con se sino alla fine dei suoi giorni è contenuta nella mail mandatale dall’Aquila per contestare il vergognoso spottone per il governo, del suo padrone. Nel video pubblicato sul Fatto all’inizio, prima delle tiritera patetica e penosa dove non ha nemmeno tentato di giustificarsi e tanto meno di chiedere scusa, la Rita all’inizio dice: gli aquilani hanno criticato Forum e Rete 4, tra l’altro, Forum, è su Canale 5, senza nemmeno averlo visto. La pugnalata alle spalle, la ferita profonda nell’onore e nell’orgoglio di Rita Dalla Chiesa che va oltre il coinvolgimento della famiglia, che non riuscirà a dimenticare per il resto della sua vita è in quelle cinque parole: Forum è su canale 5. Questi sono dispiaceri, altro che i confronti con il padre e la spudoratezza dimostrata più volte, tra le righe, della Rita.
Forum trasloca da Rete4 a Canale5 e torna alle origini. Il programma condotto da Rita Dalla Chiesa, da gennaio 2008, sarà trasmesso sulla rete ammiraglia Mediaset dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00. Leggetelo, è interessante, specialmente il passo sulla strategia. Siamo nel 2011 e c’è ancora chi, come me, collega Forum con rete 4, con tutti i sacrifici che ha fatto per farsi promuovere alla rete ammiraglia. Vergogniamoci. Fonte Di tutto di più, Slasch16. Clicca sul banner e guarda il blog. Grazie.
Non è la propaganda vergognosa per il suo datore di lavoro, combinazione datosi alla politica, nemmeno l’esaltazione del lavoro di Bertoladro.
