Il faldone 16 e le foto che terrorizzano Silvio – Italia – l’Unità
24 Marzo 2011Il faldone 16 e le foto che terrorizzano Silvio – Italia – l’Unità.
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Le memorie dei BlackBerry e degli Iphone delle Olgettine, altrimenti dette Arcorine, sono zeppe di foto e immagini di camere da letto, travestimenti, interni ed esterni di villa San Martino, la piscina e il parco. Ma non sembrano semplici foto ricordo di serate memorabili. Racconta Ruby nel verbale del 3 agosto ai pm Forno e Sangermano: «Le ragazze ospiti di queste serate avevano i telefoni cellulari tanto che alcune di loro hanno fotografato la casa del Presidente. A questo proposito Barbara Guerra e (omissis) commentarono di essere invidiose dei vantaggi e degli agi che il Presidente Berlusconi dà alla Minetti e che ove lo stesso fosse mai caduto in disgrazia avrebbero divulgato i fatti a loro conoscenza esibendo le foto da loro scattate ad Arcore e che sicuramente ne avrebbero tratto un tornaconto».
Foto ricattatorie in caso di caduta in disgrazia della loro «principale fonte di reddito ». Lo stesso Emilio Fede in un’intercettazione del 25 settembre 2010 parlando con la Minetti adirata perchè ormai «non mi invita più e preferisce le cubane e le venezuelane » chiede preoccupato: «Quante hanno letto tutti i messaggi di lui! A una di quelle che c’erano ieri sera gli ho dato di tasca mia 10 mila euro. Aveva delle foto scattate col telefonino ».
IL FALDONE 16
Le foto, forse anche video, il vero incubo dell’imputato e delle difese. Nel faldone 16 del deposito relativo al troncone Ruby la polizia giudiziaria ha allegato numerose immagini – oltre che rubriche telefoniche e sms che parlano inequivocabilmente dell’attività di prostituzione delle ospiti di Arcore – in quanto di «rilievo investigativo». I cellulari utili in tal senso sono quelli di Ioana Visan, Barbara Faggioli, Barbara Guerra e Concetta De Vivo. «Tali dati – si legge nell’informativa del 26 gennaio 2011- sono stati incrociati con quelli derivanti dalle celle agganciate dai medesimi apparecchi al fine di accertare la localizzazione dell’utilizzatore al momento dello scatto». La polizia giudiziaria è riuscita cioè a risalire al luogo e all’ora in cui sono state scattate le foto.
Dal Blackberry di Ioana Visan e dal cellulare della Guerra è stata estratta la foto del bacio saffico. «Dall’esame dei metadati – si legge nell’informativa del 23 gennaio – si osserva che il file IMG01028-20101206-0129.jpg è stato creato il 6 dicembre 2010 alle ore 1.29 ma non è possibile risalire alla cella perchè la foto è troppo recente ». L’informativa del 19 gennaio è relativa all’ iPhone di Barbara Guerra. Dalla memoria sono state estratte 9 foto «raffiguranti gli interni di una camera da letto con una libreria nella quale si notano due ritratti di Silvio Berlusconi. Dall’esame dei metadati risulta che gli scatti sono stati fatti il 24 ottobre 2010 a partire dalle 4.51 sino alle 4.56 del mattino.Da una verifica circoscritta risulta che la Guerra in quel giorno e a quell’ora impegna la cella MI99U3 ubicata in Arcore via Buonarroti». Se non bastasse la cella, la conferma che quelle foto di letti sfatti sono state scattate ad Arcore in occasione di un bunga bunga arriva anche dalle intercettazioni. Il 24 pomeriggio, alle 16 e 25, Iris Berardi parla al telefono con Eleonora, una delle gemelline De Vivo. Iris dice di «averlo sentito ma non ho buone notizie: stasera non ci sarà nessuna cena perchè deve partire per Napoli per la questione rifiuti». Eleonora s’arrabbia: «Ieri sera ha fatto una cena, c’era Barbara Guerra e non so chi altro. Me lo ha detto adesso Letizia che lo ha saputo da Giada». Iris aggiunge che «forse farà qualcosa domani» ma è anche preoccupata «perchè se lui va a Napoli poi andrà su Roma e quindi farà la cena a Roma».
AUTOEROTISMO
«L’analisi del cellulare – continua l’informativa della polizia giudiziaria – consegna numerose istantanee che ritraggono la Guerra da sola nuda in varie situazioni». E poi «il bacio tra donne» (Guerra, Espinosa e Ioana) scattato il 6 dicembre scorso e «la stessa Guerra che si scatta un’istantanea con una finta divisa Police nera con cappello con visiera e nella mano sinistra un paio di manette da polsi». Tra gli atti depositati anche le foto di autoerotismo di Barbara Guerra.