Lampedusa scoppia e Maroni minaccia: se la Tunisia non agisce, rimpatri forzosi – Il Mattino
28 Marzo 2011 0 Di luna_rossaLampedusa scoppia e Maroni minaccia: se la Tunisia non agisce, rimpatri forzosi – Il Mattino.
Napolitano da New York: no reazioni sbrigative. Sull’isola
sono arrivate nelle ultime 24 ore quasi 2.000 persone
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ROMA – Numeri da capogiro a Lampedusa dove continua gli sbarchi ma il trasferimento dei migranti in altre regioni va a rilento. Il ministro Roberto Maroni minaccia di ricorrere ai trasferimenti forzosi mentre questa è la realtà: nelle ultime 24 ore sono arrivate 1.933 persone. Impressionante anche il dato degli ultimi tre giorni: da venerdì sull’isola sono arrivati 3.721 migranti. A questi numeri bisogna associare la realtà dell’isola: 5.000 abitanti che ora convivono con 7.000 extracomunitari. Per la precisione i migranti a Lampedusa questa mattina sono 5.534 contro un picco registrato nella notte di 5.973.
Continuano gli arrivi. Un barcone con circa 300 persone a bordo si trova in difficoltà a 7 miglia al largo di Lampedusa. Verso il barcone, che starebbe imbarcando acqua, si stanno dirigendo le motovedette della Capitaneria di porto. A bordo ci sono anche donne e bambini.
Maroni: agiremo d’imperio. Il governo è pronto a procedere con «rimpatri forzosi» dei migranti arrivati a Lampedusa se da parte della Tunisia «non ci sarà un segnale concreto nei prossimi giorni». Lo annuncia il ministro dell’Interno, Roberto Maroni ricordando che «la Tunisia aveva promesso un impegno immediato per fermare i flussi migratori, ma le barche continuano ad arrivare». Per i rimpatri, dice Maroni «siamo attrezzati», e spiega «li mettiamo sulle navi e li riportiamo a casa loro».
Napolitano: no reazioni sbrigative. Di fronte alle nuove ondate di immigrati, In Italia «ci sono ogni tanto delle posizioni, delle reazioni un po’ sbrigative a livello di opinione pubblica» alle quali non bisogna indulgere. Piuttosto bisogna ricordare il nostro passato di paese numero uno in Europa per numero di emigranti e «governare» la nuova situazione che si è creata, anche se «non è semplice». ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rispondendo a una domanda a margine della inaugurazione dello spazio espositivo «Industria Gallery» a New York.
«Oggi – ha spiegato il Presidente – c’è un incrocio fra l’Italia e l’Africa che prima non c’era. E l’Italia è in Europa uno degli ultimi paesi che dopo essere stati paese di emigrazione, e l’Italia in passato è stato il numero uno, sono diventati luogo di immigrazione». «È importante – ha aggiunto – che in Italia non si dimentichi di essere stati un paese di emigranti. Il modo di considerare chi arriva non può prescindere dall’esperienza dolorosa che abbiamo fatto, che alla fine si è rivelata gratificante, perchè in un paese come gli Stati Uniti, ad esempio, gli italiani siano riusciti a farsi strada».
Migranti trasferiti a Taranto. Sono 827 i migranti imbarcati nella nave passeggeri della Grimaldi salpata alle 2:45 della notte dall’attracco di Lampedusa e diretta a Taranto.
«La situazione a Lampedusa è sempre più preoccupante anche alla luce dei preventivati nuovi arrivi. Oggi invierò a Lampedusa l’infettivologo Tullio Prestileo, responsabile regionale dell’Istituto nazionale migranti (INMP) e il dirigente dell’assessorato Mario Palermo per coadiuvare il lavoro degli esperti dell’Asp di Palermo e verificare la gravità della situazione: in esito alla loro valutazione assumeremo i conseguenziali provvedimenti. Questa sera comunque andrò a Lampedusa insieme al dirigente generale dell’Asp Cirignotta per verificare di persona le delicate condizioni igienico sanitarie». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Massimo Russo che oggi sarà sull’isola.
Delegazione del Pd sull’isola. Oggi una delegazione del Pd si recherà a Lampedusa per «verificare le condizioni in cui si trovano gli abitanti e gli immigrati». La delegazione, guidata dalla responsabile nazionale del PD sull’immigrazione Livia Turco, sarà composta da deputati nazionali e parlamentari regionali.