“Medierò io con Gheddafi” La tentazione di Berlusconi – LASTAMPA.it

23 Marzo 2011 0 Di luna_rossa

“Medierò io con Gheddafi” La tentazione di Berlusconi – LASTAMPA.it.

Tornado italiani all’areoporto di Trapani Birgi

Prima il cessate il fuoco,
poi una trattativa a tutto
campo anche con il rais

AMEDEO LA MATTINA

ROMA
Cessare il fuoco, pensare al dopo, anche dialogando con Gheddafi. Berlusconi vuole che al più presto le armi tacciano, che i cacciabombardieri rimangano sulle piste per tentare di aprire una fase di trattativa con i ribelli da un lato e con il Colonnello dall’altro. Dovrebbero essere poi le Nazioni Unite a verificare sul campo che la tregua sia effettiva, rispettata veramente da entrambe le parti. A quel punto potrebbe iniziare una trattativa di pacificazione, con un ruolo attivo dell’Unione africana nei confronti di Gheddafi per convincerlo a lasciare o a trovare un’intesa. Mentre l’Italia potrebbe svolgere il «suo ruolo naturale» di dialogo e di ricostruzione con la «nuova Libia» e il comitato degli insorti di Bengasi, città dove abbiamo da poco riaperto il consolato italiano. E una volta che politica e diplomazia avranno ripreso la parola, Berlusconi non esclude di ritornare a parlare direttamente con il Raiss. Disposto anche a recarsi a Tripoli.

Il premier batte su un tasto: «Dobbiamo smetterla di dare l’impressione di essere in guerra». Gli italiani a suo avviso sarebbero spaventati. Il nostro Paese sta facendo la sua parte accanto alla coalizione dei volenterosi per aiutare il popolo libico e non per cacciare, o peggio ancora, eliminare il Colonnello. Il Cavaliere ha commissionato un sondaggio dal quale risulta che il 75% dei cittadini è contrario all’azione militare. Confermandosi nella convinzione che sarebbe stato meglio non infilarsi in questa vicenda. Ma tant’è, ormai ci siamo dentro e bisogna gestirla, frenando le manie di grandezza della Francia, le mire egemoniche di Sarkozy nel mediterraneo e sul petrolio libico. «Al di là di tutto e del fatto che sono addolorato per Gheddafi – ha osservato – dobbiamo difendere i nostri interessi economici. Non possiamo consentire che l’Eni venga soppiantata da Total».

Ieri sera Berlusconi ha appreso che Sarkozy, dopo la telefonata di Obama, avrebbe aperto alla possibilità di un comando integrato con la Nato. Ma il premier è prudente: vuole capire se si tratta veramente di un cambio di rotta dell’Eliseo. E’ confortato tuttavia dalle posizioni della Russia, della Turchia e di quei Paesi che vogliono uno stop ai bombardamenti. Il premier guarda anche alla Germania neutralista. Frattini però gli ha fatto presente che la Merkel sta pagando un prezzo politico altissimo per la sua posizione neutralista. Il ministro degli Esteri gli ha consegnato un dossier su quello che scrivono i giornali tedeschi dal quale emerge un vero e proprio j’accuse nei confronti della Cancelliera. E questo a conferma del fatto che l’Italia doveva partecipare alla coalizione in maniera leale. Anche La Russa ha avuto modo di spiegare a Berlusconi che non potevamo restarne fuori anche se ora la Lega non fa altro che lucrare consensi su una rendita di posizione neutralista. Il ministro della Difesa è arrabbiato con quelli che dentro e fuori il Pdl lo accusano di avere schiacciato il governo su un’immagine da guerrafondai.

«La nostra era una strada obbligata. Di me hanno fatto la classica caricatura di Fiorello… “Bombardate!”, perché sono di destra. La verità è che l’unico moderato sono stato io. Ho chiamato Berlusconi alle 2 di notte per dirgli che ci avevano chiesto l’uso dei bombardieri e che io ho rifiutato. E infatti non abbiamo sparato nemmeno un colpo con i nostri Tornado che hanno solo l’obiettivo di “accecare” i radar libici». Quando La Russa si è lamentato che in molti nella maggioranza gli avevano attribuito l’immagine del Dottor Stranamore, e che lo stesso premier aveva lasciato correre questa voce, lo stesso premier gli ha ragione. E gli ha promesso che avrebbe fatto una dichiarazione per smentire queste voci. Ma il ministro della Difesa non ha voluto perché sarebbe apparso come una accusatio non petita, accusatio manifesta».

Berlusconi si presenterà al vertice europeo con una posizione forte contro Francia e Gran Bretagna, per spingere verso una soluzione diplomatica. Ma per farlo ha bisogno che tutto il Parlamento italiano sia dietro di lui, anche l’opposizione. Intanto però deve mettersi d’accordo con Bossi che preme per una risoluzione molto dura, soprattutto sul versante immigrazione, da presentare alle Camere. Fino a ieri sera non c’era un’intesa. In Parlamento intanto andranno La Russa e Frattini, il quale in questi giorni si è tenuto in costante contatto con il capo dello Stato. Berlusconi non sembra volerci mettere la faccia in questa fase di bombardamenti.