Arcoresi, lampedusiani ed orgettine. Gli unti dall’unto, gli ultimi che saranno i primi nel regno immaginario.

10 Aprile 2011 0 Di slasch16

I più fortunati, gli abitanti di Milano2, non compaiono nella lista, come gli iscritti alla P2, in quanto Milano2 è nel comune di Segrate e quindi sono privilegiati ma segratesi. Segretesi sarebbe meglio.
I veri unti dall’ unto sono gli arcoresi, abitanti di Arcore, le orgettine, abitanti del condominio a disposizione del bandito e, beati gli ultimi, i lampedusani che sono nel cuore del caudillo come l’ultima minorenne che si mette a disposizione.
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Ieri hanno ricevuto la visita del loro concittadino più illustre se per misurarne la fama usiamo il metro che si usa per Riina, Bontade, Badalamenti o Cutolo.
Oltre al premio Nobel, campo da golf, palme ombreggianti, laghetti con le papere, trasmissioni propagandistiche in Rai e Mediaset per il turismo locale,  una idea potrebbe essere  la prossima edizione del grande fratello, farla durare almeno 9 mesi così gli affezionati clienti potranno assistere al parto in diretta, e potrebbe svolgersi nella bellissima isola di Lampedusa. Costo zero, propaganda a 10.000.
Ovvio che ha scaricato le colpe sull’Europa, la Tunisia, come sempre le colpe non sono mai nostre e men che meno sue.
La Tunisia ha 10,5 milioni di abitanti ed ha accolto 142.000 profughi dalla Libia, negli anni hanno superato il milione i disperati che attraverso la Tunisia cercano una vita migliore e la Tunisia li ha accolti meglio di noi.
Siamo un paese con 60 milioni di abitanti che chiede aiuto, offre mazzette, ad un paese 1/6 del nostro perchè non riesce a gestire 20.000 profughi.
Non è che non riesce, non vuole, per non offendere la xenofobia ed il razzismo della lega, dei leghisti che manifestano nei loro villaggi per non accogliere i profughi.
In padania sono i benvenuti solo camorristi, ‘ndrangheta e mafiosi, tutti gli altri, per cortesia lascino perdere.
Ma non queste le cose che interessano ai lampedusani, sono abituati alle invasioni dei profughi, a loro interessava solo una cosa: la compra questa villa o no?
Anche perchè, la villa, è costruita nel demanio e quindi illegalmente e sono che cose che lo attizzano di più.
Dove c’è di mezzo l’illegalità lui piomba come un falco, è più forte di lui non, ne può fare a meno, se succede qualcosa di illegale senza che lui partecipi ne soffre.
Ha esibito il compromesso, se il proprietario attuale riuscirà a sanare con il demanio l’affare si fa.
Ha già dato incarico a Brunetta per preparare un decreto che sani tutte le irregolarità edilizie di Lampedusa, solo Lampedusa ma non è una legge ad personam, vale per tutti i lampedusani.
Pensate che per amore di Lampedusa è disposto persino a lasciare l’Europa, prima che l’Europa sganci l’Italia dall’ Unione europea che non prevede regimi.
Ci ha pensato il bar dell’Amicizia, lo storico caffè di Lampedusa, ad accoglierlo in maniera trionfale, tra gli applausi come quando andava all’Aquila insieme a Vespa e dove non si fa più vedere da tempo.
Ma questo i lampedusani non lo sanno, gli vogliono bene, è pur sempre il loro concittadino più illustre.
Cari lampedusani io vi voglio bene, vedo che siete felicemente incamminati sulla strada della fiducia già battuta dagli italiani, dai sardi, dai terremotati abruzzesi, dai napoletani e adesso da voi.
Sappiamo tutti come è andata e adesso lo saprete anche voi, sulla vostra pelle, ma un consiglio ve lo voglio dare lo stesso.
Al bar dell’Amicizia cambiategli nome, o bar della Libertà, oppure dell’Amore, al resto ci penserà lui.
Tranquilli, la villa la comprerà, non può perdere la faccia per qualche milione di euro, se si tratta di soldi è sempre disponibile come con le barzellette ma ad una condizione, le ragazze le portate voi.
Lele Mora non può più ed Emilio nemmeno.
D’accordo?
Fonte Di Tutto di più, Slasch16.