Berlusconi “Ora tutto è a posto Ma su Schengen l’accordo va trovato” – Repubblica.it

9 Aprile 2011 0 Di luna_rossa

Berlusconi “Ora tutto è a posto Ma su Schengen l’accordo va trovato” – Repubblica.it.

“Il problema è europeo”, ha detto il premier, confermando comunque che un’intesa con Francia e Germania non è ancora stata raggiunta. “Se non fosse possibile arrivare ad una visione comune, meglio dividersi”. Poi ribadisce che chiederà il Nobel per l’isola e  torna sui giudici: “Mi costringono a non occuparmi del bene del Paese chiamandomi continuamente in tribunale, una cosa dissennata”

LAMPEDUSA – Il premier sbarca a Lampedusa e, tra promesse, annunci di nobel per la Pace all’isola siciliana, acquisti di ville e ristrutturazioni, ribadisce che la “situazione immigrati è sotto controllo e che tutti i profughi arrivati sono stati portati via”. Annuncio praticamente smentito dai fatti,  con l’arrivo di altre carrette del mare 1cariche di fuggiaschi dalla Tunisia e dalla Libia. Non solo. Il Cavaliere è costretto ad ammettere che il problema dei rapporti con Francia e Germania è ancora in piedi e che sull’applicazione dei permessi temporanei e sulle regole stabilite dal trattato di Schengen va ancora trovata un’intesa.

Sull’interpretazione delle regole di Schengen, dichiara il premier “deve essere trovato un accordo” perchè “il problema è europeo”. L’immigrazione in Italia dal Nord-Africa è un “problema che deve essere europeo. Non tanto – ha sottolineato Berlusconi – per i 25mila migranti già accolti, quanto perché ci troviamo di fronte ad una situazione che produrrà certamente nuove partenze, soprattutto dalla Libia”. “La Francia – ha aggiunto – credo si debba rendere conto che l’80 per cento di questi migranti dichiarano di voler raggiungere parenti e amici d’Oltralpe. Se non trovassimo l’accordo, la legge ci consentirebbe di tenerli per sei mesi. Buon senso vorrà

che si raggiunga presto l’intesa”.

“E l’Europa – ha aggiunto il premier – non potrà sottrarsi a una risposta. Deve essere trovato un accordo a livello europeo, è un principio condiviso dai capi di Stato e di governo, si troverà certamente un seguito a questa affermazione di principio”. Se così non sarà – ha minacciato il presidente del Consiglio – sarà meglio dividerci”, “Ma sono sicuro – ha detto riferendosi alle posizioni tedesche – che la cancelliera Merkel non potrà che convenire sulla necessità di una politica di compartecipazione europea” nell’affrontare quello che è uno “tsunami umano”. Secondo il premier alcune prese di posizione sono motivate “forse da ragioni interne” legate al consenso dei propri elettori, “ma poi alla fine si deve fare il confronto con la realtà”.

Il presidente del Consiglio ha poi accennato alla Lega: “La Lega nell’attività di governo si è sempre adeguata alle proposte del presidente del Consiglio. Non ricordo un caso in cui non c’è stata leale collaborazione” da parte del Carroccio. “Sarà così anche per la questione immigrazione”. Nessuno può sottrarsi ad una esigenza non endogena ma portata dalla storia, ad una emergenza storica. Silvio Berlusconi non ha dubbi sul fatto che anche le regioni del nord faranno la loro parte per la gestione dei flussi migratori del nord Africa.
“La situazione negativa è stata superata nell’ultimo incontro avuto con le regioni, dove siamo riusciti a trovare un accordo firmato da tutti – ha spiegato il premier – Non c’è più una posizione di non accoglienza da parte delle regioni del nord”. A proposito del Veneto, in particolare, Berlusconi ha specificato che “La regione ha firmato, ma non dispone di strutture idonee. Le stanno cercando”.

Berlusconi ha parlato di nuovo anche dell’accordo con la Tunisia: L’Italia fornirà a Tunisi “aiuti concreti” che consistono in 150 vetture fuoristrada, 4 motovedette per il controllo delle coste, ricordando che c’è “un’intesa per mandare nostre navi appena fuori le acque territoriali per l’intercettazione delle imbarcazioni”. Il meccanismo, ha spiegato il premier, prevede che le nostre imbarcazioni avvertano la “marina tunisina che dovrebbe intervenire. Se questo non fosse possibile offriamo il nostro intervento con l’accompagnamento attraverso le nostre imbarcazioni al porto più vicino”. “Da lunedi’ cominceranno da Lampedusa due voli regolari per il rientro in Tunisia” di chi non ha titolo per restare in Italia, ha poi confermato il presidente del Consiglio.

Tornando sulla situazione a Lampedusa, il premier ha annunciato che sono già pronti gli spot per la promozione turistica dell’isola e che sta effettivamente acquistando la villa sull’isola. ‘Nessuna incertezza. Saro’ presto proprietario di una casa qui”, spiegando che potrebbero essere risolte le questioni con il demanio relative a Villa La Palma. “Se questo non dovesse accadere ci sarà certamente la possibilità di acquistare un’altra casa sull’isola”.

Poi però ha aggiunto che si è potuto occupare solo in parte delle vicende immigrazione “perché continuamente chiamato dai giudici in Tribunale. Chiamare il presidente del Consiglio in tribunale e non permettergli di poter lavorare “è una cosa dissennata”.  Ci sono magistrati che “non lavorano per il Paese ma contro il Paese. La Corte costituzionale ha ritenuto di abrogare il legittimo impedimento, lascio alle persone di buon senso trarre delle conseguenze e giudicare”.

(09 aprile 2011)