Emergency chiama a raccolta i pacifisti – Corriere Roma

2 Aprile 2011 0 Di ken sharo

 

 

Emergency chiama a raccolta i pacifisti – Corriere Roma.

ROMA – L’appuntamento è in piazza Navona alle 15. «La guerra non si può umanizzare. Si può solo abolire. Emergency cita Albert Einstein nel suo manifesto contro la guerra e invita a manifestare per chiedere al governo «il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, secondo cui l’Italia ripudia la guerra». Trai primi firmatari, Gino Strada, Carlo Rubbia, Luigi Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Massimiliano Fuksas, Luisa Morgantini. Sul palco accanto al fondatore di Emergency Gino Strada anche la Sandrelli e Vergassola Molti anche i personaggi della cultura e dello spettacolo che hanno dato il loro appoggio all’iniziativa: Amanda Sandrelli, Moni Ovadia, Vauro Senesi, Dario Vergassola e Frankie Hi Energy, fra gli altri, hanno già annunciato che faranno il loro intervento dal palco di Piazza Navona. Nel corso della manifestazione si leggeranno brani contro la guerra di autori come Hannah Arendt, Gianni Rodari, Bertrand Russell e Bertolt Brecht.

Un sit in pacifista nei giorni scorsi davanti al Senato (Omniroma)
Un sit in pacifista nei giorni scorsi davanti al Senato (Omniroma)

ADESIONI – Gino Strada, fondatore di Emergency e primo firmatario dell’appello, ha raccolto da subito decine di adesioni fra le associazioni della società civile. Così, assieme ad Emergency, a partecipare alla mobilitazione ci saranno la Fiom, Legambiente, Libera, Associazione Luca Coscioni, oltre a Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà e diverse sigle studentesche. Ma non solo nella capitale si sfilerà per la pace: sono infatti previste manifestazioni anche a Milano, Torino, Bologna e Napoli, mentre ci saranno presidi “No War” davanti alle basi militari di Sigonella e Aviano.

IL TESTO DELL’APPELLO – «Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra “contro Gheddafi”: ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria. Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni “guerra umanitaria” è in realtà un crimine contro l’umanità. Se si vuole difendere i diritti umani, l’unica strada per farlo è che tutte le parti si impegnino a cessare il fuoco, a fermare la guerra, la violenza, la repressione. Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Appaiono inevitabili a chi per anni ha ignorato le violazioni dei diritti, a chi si è arricchito sul traffico di armi, a chi ha negato la dignità dei popoli e la giustizia sociale. Appaiono inevitabili a chi le guerre le ha preparate. Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una necessità. E’ la scelta assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica, che genera “cultura di guerra”. “Questa é dunque la domanda che vi poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla razza umana o deve l’umanità rinunciare alla guerra?” Dal Manifesto di Russell-Einstein, 1955 Perché l’utopia diventi progetto, dobbiamo innanzitutto imparare a pensare escludendo la guerra dal nostro orizzonte culturale e politico. Insieme a tutti i cittadini vittime della guerra, della violenza, della repressione, che lottano per i diritti e la democrazia. “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.” Albert Einstein».