I nuovi rilievi a vent’anni dall’affondamento di arenzano – «Haven, i fondali persi per sempre»| Liguria | Genova| Il SecoloXIX
10 Aprile 2011L’ULTIMA relazione dell’Arpal, l’agenzia per la protezione dell’ambiente ligure, viene scritta proprio in questi giorni. Vent’anni dopo, le carte, destinate all’assessorato regionale all’Ambiente, racconteranno i risultati delle sei ricognizioni sul relitto della Haven, ma sarà come incastrare una pietra tombale su una fossa vuota. Perché i soldi del risarcimento sono finiti da un pezzo e altri non ne arriveranno, mentre la vittima, il mare, è ancora lì. Vive eppure lo hanno ammazzato, soffocato con una colata di catrame dai confini indistinti. «Non esiste una mappatura dei fondali contaminati – ammette Rosella Bertolotto, dirigente della stessa Arpal – né si può sperare che le sostanze inquinanti vengano in qualche modo assorbite dall’ambiente. Ci sono alcuni batteri, in natura, che hanno la capacità di digerire il petrolio. Ma esistono in quantità molto limitate e non è detto si trovino proprio in quella porzione di mare». Così il catrame resterà, a perenne memoria. E questa, all’alba del 2011, è una delle poche certezze che emerge limpida dalle profondità. «L’acqua e i pesci sono monitorati – spiega Rossella D’Acqui, direttore scientifico dell’agenzia – non ci sono evidenze di una contaminazione. Tuttavia, non si può escludere che ciò che sta sui fondali circostanti abbia un impatto».