In via palazzo della fortezza – Genova, bomba al centro profughi| Liguria | Genova| Il SecoloXIX

13 Aprile 2011 0 Di ken sharo

In via palazzo della fortezza – Genova, bomba al centro profughi| Liguria | Genova| Il SecoloXIX.

Genova, l’intervento dei pompieri (foto Fornetti – riproduzione vietata)

Genova – Un’esplosione e le fiamme hanno squarciato la notte di Genova, in uno degli edifici individuati dal Comune per l’accoglienza degli immigrati in arrivo da Lampedusa, una vecchia scuola nel cuore di Sampierdarena, quartiere del ponente cittadino ad alta densità di immigrazione. A provocarlo una bomba artigianale, trovata al piano terra del palazzo.

Nel capoluogo ligure, questo l’epilogo di una giornata contrassegnata da un consiglio Comunale “caldo” sul tema dell’accoglienza dei migranti in città, dove si è quasi sfiorata la rissa, con l’opposizione (di centrodestra) che ha chiesto a più riprese la creazione di un Cie dove isolare i nordafricani, e con i presidenti dei tre Municipi interessati dal piano che si sono detti nettamente contrari, presi in contropiede da «decisioni calate dall’alto».

Intanto il sindaco, Marta Vincenzi, ha parlato di un gesto «brutto e preoccupante», che «non è degno di Genova», che deve «spingere ancora di più all’accoglienza e alla solidarietà: mi auguro che quanto avvenuto faccia riflettere la città, perché una paura del genere non è degna dei genovesi rispetto alla necessità di accogliere, pur con tutte le attenzioni del caso, poche centinaia di immigrati. Nel 2002, con la guerra del Kosovo e gli albanesi in fuga, l’Italia ha affrontato una situazione ben più drammatica di quella attuale. Non bisogna alimentare la paura e, di fronte a tentativi di fare crescere la tensione, la città deve rispondere con calma e fermezza».

I primi accertamenti condotti dai carabinieri parlano di un ordigno artigianale costruito utilizzando una bombola di gas da campeggio piena e un grosso petardo legato con del nastro adesivo come innesco; l’ordigno ha provocato una forte esplosione avvertita dai residenti della zona. Non sono stati trovati volantini di rivendicazione e i resti dell’ordigno sono stati sequestrati dai carabinieri della Scientifica.

L’interno della scuola (foto Fornetti – riproduzione vietata)

Ieri il presidente del Municipio Centro-Ovest, Franco Marenco, aveva spiegato come l’ex scuola non fosse idonea «perché in un contesto difficile ad alto tasso di immigrazione con tensioni sociali, prostituzione, centri scommesse e locali notturni».

Le previsioni del Comune erano di ristrutturare l’edificio in trenta giorni, con un costo di circa 100.000 euro, per ospitare 95 profughi.