La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Manduria, lite nel Pdl accuse a Mantovano

14 Aprile 2011 0 Di luna_rossa

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Manduria, lite nel Pdl accuse a Mantovano.

di Fulvio Colucci

MANDURIA – Scotta, fra le dita della politica, il patto per la sicurezza. Firmato lunedì scorso, punta a fronteggiare l’emergenza immigrati nelle due province di Taranto e Brindisi, concentrandosi sui Comuni di Oria e Manduria; ma c’è chi continua a lavorare per allargarlo, sconfessandone i «confini». Pietro Franzoso e Luigi Vitali, parlamentari del Pdl, ieri hanno incontrato a Roma il ministro dell’Interno Roberto Maroni.

Alla fine, il faccia a faccia si è risolto, secondo la nota stampa diramata da Franzoso e Vitali, con un successo della loro linea: «Il ministro Maroni ha garantito che si è trattato di un’iniziativa personale del sottosegretario, della quale non era a conoscenza e ha assicurato ai parlamentari pugliesi, come aveva sostenuto già all’inizio dell’emergenza immigrati, che sarà lui personalmente a firmare il patto per la sicurezza con i Comuni di Oria e Francavilla Fontana per la provincia di Brindisi e quelli di Manduria, Maruggio, Sava, Avetrana e Torricella per il Tarantino. Maroni ha ribadito – si legge ancora nella nota – che, proprio per questa ragione, nei prossimi giorni sarà a Manduria dove incontrerà tutti i parlamentari pugliesi e le autorità locali. Il patto per la sicurezza, chiesto dai due parlamentari al ministro, prevede l’installazione di sistemi per la videosorveglianza e un aumento della presenza delle forze dell’ordine nei Comuni interessati all’emergenza immigrati.

Il chiarimento si rende necessario – secondo Franzoso e Vitali – per eliminare, sulla questione della sicurezza, ogni fraintendimento e per evitare che qualcuno si attribuisca la paternità delle iniziative già avviate con il ministero dell’Interno dai parlamentari di riferimento del territorio». Vitali e Franzoso stanno, infine, studiando «con il ministro Fitto» forme «per compensare gli eventuali danni subiti dall’economia in seguito all’emergenza immigrati».

Senza voler replicare direttamente ai parlamentari del Popolo delle libertà, il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha diramato, nel pomeriggio di ieri, un comunicato secco e puntuale: «Le iniziative del sottosegretario sono concordate con il ministro dell’Interno. Del resto, per comprenderlo, sarebbe sufficiente dare uno sguardo al sito del ministero dell’Interno che riporta, in grande evidenza, gli esiti del comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza tenuto a Oria lunedì scorso.

Inutile sottolineare che anche le azioni dei prossimi giorni, a cominciare da domani (oggi, ndr) con un vertice al Viminale presente il vicecapo vicario della polizia e i rappresentanti dei territori salentini, realmente interessati dall’emergenza immigrazione, sono sistematicamente coordinate con il ministro dell’Interno. Ciò che conta comunque – conclude la nota diffusa dal sottosegretario – è che la tendopoli di Manduria sta vedendo un radicale ridimensionamento con lo smontaggio di centinaia di tende che porterà già dalle prossime ore la capienza massima effettiva a 1500 posti per gli immigrati e a 500 per le forze di polizia. E questo era l’impegno assunto sempre d’intesa con il ministero dell’Interno».

Rimane da capire quando saranno materialmente rilasciati i primi permessi temporanei di soggiorno ai tunisini ospiti della tendopoli. L’ufficio immigrazione della polizia lotta contro il tempo. Gli ottimisti prevedono di farcela già entro il fine settimana. Ma, nella vicenda del centro di accoglienza manduriano, del domani non v’è certezza.