La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Scarichi in mare Taranto chiede 100 mln di danni

19 Aprile 2011 0 Di luna_rossa

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Scarichi in mare Taranto chiede 100 mln di danni.

di MIMMO MAZZA

Il Comune di Taranto resta parte civile e conferma la sua richiesta di risarcimento danni per 100 milioni di euro nel processo nei confronti dei 4 imputati finiti alla sbarra sulle autorizzazioni agli scarichi in mare concesse dall’Amministrazione provinciale di Taranto alla Hidrochemical Service. Lo ha deciso il tribunale (presidente Michele Petrangelo, a latere Vilma Gilli e Simone Orazio) che ha respinto l’eccezione formulata dall’avv. Leonardo Lanucara, difensore di due dei quattro imputati. L’eccezione era stata formulata sulla scorta di quanto previsto dal testo unico sull’ambiente del 2006 secondo il quale il soggetto giuridico legittimato a costituirsi parte civile sia solo lo Stato per il danno all’ambiente. L’avv. Pasquale Annicchiarico, costituitosi parte civile per conto del Comune di Taranto, aveva però indicato anche ulteriori danni patrimoniali e non patrimoniali quali danni immediati e diretti dei cittadini di Taranto lesi sia nel loro diritto alla salute che nel diritto alla salubrità dell’ambiente, aggiungendo che l’ente civico ha subito gravissime ripercussioni anche economiche visti i danni al turismo e al commercio dei prodotti ittici avvelenati dai metalli pesanti direttamente sversati a mare senza il processo di depurazione che era stato approvato in conferenza di servizi.

Alla luce di queste considerazioni, il tribunale ha respinto l’eccezione della difesa, dando il via al dibattimento nel quale invece non è parte civile la Provincia. Sono stati sentiti i primi quattro testimoni tra i quali alcuni chimici dell’Arpa che hanno confermato il contenuto dei loro accertamenti che attestavano il reiterato gravissimo superamento dei limiti imposti dalla normativa quanto alla presenza in prossimità dello scarico a mare dei metalli pesanti. Nell’udienza dell’11 maggio saranno invece ascoltati altri quattri testimoni. A doversi difendere dall’accusa di scarico abusivo di sostanze pericolose, adulterazione delle acque destinate all’alimentazione e abuso d’ufficio sono Antonio Ruggieri, ex direttore dell’Ufficio Ecologia e ambiente della Provincia, Donato Pascarella, avvocato convenzionato con l’Amministrazione provinciale, Antonio Costantino, amministratore unico dell’Hidrochemical, e Corrado Pappagallo, ex direttore tecnico dell’azienda. L’Hidrochemical Service è una azienda attiva nella zona industriale che si occupa di smaltimento e trattamento di rifiuti chimici.