Napoli, nuova emergenza al Cardarelli dopo i letti adesso mancano le lenzuola – Il Mattino
1 Aprile 2011Napoli, nuova emergenza al Cardarelli dopo i letti adesso mancano le lenzuola – Il Mattino.
|
|
NAPOLI – Gli infermieri, con l’aiuto dei caposervizio, hanno passato al setaccio corsie e magazzini. Dalla medicina d’urgenza alla terza divisione di medicina. Dall’unità di terapia intensiva coronarica alla rianimazione. A causa dell’esaurimento delle scorte di lenzuola, è lungo l’elenco dei disagi segnalati nei reparti del più grande ospedale del Sud.
L’ultima emergenza al Cardarelli è iniziata sabato scorso, si è aggravata col passare delle ore e ha anche colpito il pronto soccorso. Lì dove si sono già registrate situazioni paradossali, come spiega Salvatore Siesto, componente della rsu e della Cgil: «In attesa di tamponare in qualche modo le carenze, diversi ammalati sono rimasti in barella, senza lenzuola di ricambio; mentre dai reparti sono scattate numerose segnalazioni indirizzati ai vertici dell’ospedale, per scongiurare il rischio di un’improvvisa paralisi dell’assistenza dovuta, appunto, ai ritardi nei rifornimenti dalla lavanderia esterna».
Tra le strategie improvvisate da operatori di buona volontà, anche il ricorso al «prestito»: con la divisione di dermatologia, ad esempio, chiamata a «cedere» quattro cambi di biancheria alla tredicesima divisione di medicina. Insomma, una situazione tanto esplosiva da spingere il manager Rocco Granata a scendere in campo in prima persona, convocando ad horas il responsabile della ditta esterna che ha il servizio in appalto. «Se la situazione non si normalizza subito, sono pronto a sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio», ha detto il direttore generale nel corso dell’incontro.
Ma dopo il faccia a faccia, Granata aggiunge: «Ho avuto rassicurazioni affinché la situazione ritorni immediatamente alla normalità. Da una parte comprendo infatti le difficoltà della ditta, che lamenta difficoltà dovute ai tempi lunghi e ai ritardi nei pagamenti da parte della Regione; ma dall’altra non è possibile penalizzare l’assistenza ai ricoverati».
Siesto annuisce: «È da apprezzare l’intervento del manager Granata e, come sindacato, non si può restare indifferenti alla questione occupazionale collegata ai pagamenti alla ditta che segue il servizio di pulizie».
Più duro l’intervento dei Cos Cardarelli, Nursing up e Sanos, tre sigle del comparto che ieri hanno diffuso un volantino dal titolo: «Cardarelli, III mondo». E nel documento avvertono: «Ai pazienti vengono negati lenzuola, giusta igiene, farmaci opportuni, un pasto idoneo “grazie” al non rispetto dei capitolati di appalto».
Nel mirino, disfunzioni, carenze e gestione dei controlli. «Una serie di concause – attaccano i segretari delle organizzazioni infermieristiche – sta portando l’ospedale allo sfacelo. E in questo periodo siamo arrivati ad un livello ancora più basso». A proposito della problematica delle lenzuola di ricambio, consegnate con il «contagocce», «in maniera insufficiente e persino in orari non utili per la normale attività dei reparti», i sindacalisti stigmatizzano, inoltre, come «condizioni assurde di degenza» provochino indirettamente «un aumento esponenziale dei contrasti degenti-operatori».
Non solo: «Il vestiario dei dipendenti pure è dato con il contagocce, non di buona qualità, con un cambio per usura che può avvenire dopo mesi. E i lavaggi hanno tempi biblici. Inadempienze – concludono – non di oggi, ma datate. Chi dovrebbe controllare?» Di qui la richiesta di avviare immediato confronto sulla questione dei capitolati d’appalto.