Premier: “Pm, associazione a delinquere” Lo sdegno dell’Anm: “Siamo senza parole” – Repubblica.it

17 Aprile 2011 0 Di luna_rossa

Premier: “Pm, associazione a delinquere” Lo sdegno dell’Anm: “Siamo senza parole” – Repubblica.it.

Berlusconi, nuovo attacco alla magistratura: “Eversiva, serve una commissione d’inchiesta”. E poi: “L’opposizione è sempre la stessa, nasce dall’ideologia più  disumana che c’è mai stata al mondo, il comunismo”. Replica l’Associazione nazionale magistrati: “Siamo sconcertati”. Le opposizioni: “L’unico eversivo è lui”

ROMA – Attacca di nuovo i magistrati, invoca una commissione d’inchiesta che verifichi la portata eversiva di parte delle toghe e la possibilità che queste si configurino come “un’associazione a delinquere”, si scaglia contro l’opposizione e poi ancora contro la scuola pubblica 1. E’ un Silvio Berlusconi scatenato, che ripropone i suoi cavalli di battaglia, quello che parla al meeting del Pdl, titolo “Al servizio degli italiani”, organizzato a Roma dal ministro Michela Brambilla. Ma le reazioni non si fanno attendere. Se le opposizioni girano a lui l’accusa di eversione, per l’Associazione nazionale magistrati “non esistono parole e aggettivi nuovi – dice il presidente Luca Palamara – per esprimere lo sconcerto e lo sdegno di fronte a queste affermazioni”.

Toghe “eversive”. Se è vero che nel Pdl ci sono “patologie” che vanno combattute così come è vero, secondo Berlusconi, che la sinistra è ancora formata da persone che hanno “sposato un’ideologia disumana a criminale” come “il comunismo”, l’emergenza numero uno per il presidente del Consiglio resta la giustizia e la “minaccia” rappresentata

dalle toghe politicizzate che sono “in campo per cambiare il voto degli italiani” e “questo, in termini crudi, si chiama eversione”. E rilancia la proposta di una commissione di inchiesta “per accertare se c’è una associazione a delinquere a fini eversivi nella magistratura”. Ripete quel che dice da tempo, “da diciassette anni la magistratura tenta di farmi fuori, considerandomi un ostacolo. Ma io sono ancora qui e ci sarò finché sarà necessario per difendere la libertà degli italiani. Nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato”, ricorda, per rivendicare poi l’importanza della legge sul conflitto breve, perché “un presidente del Consiglio deve essere tutelato per il suo tempo e le sue attività e non può essere distratto per delle bazzecole magari risalenti a 15 anni prima”. Poi, la prescrizione breve. “Tutte le normative mondiali prevedono differenze tra pregiudicati, recidivi e incensurati – dice il Cavaliere – noi non abbiamo fatto altro che confermare questa normativa, facendo quanto necessario per evidenziare la differenza. La magistratura ha bocciato questa legge perché colpisce i privilegi dei magistrati e l’impunità quando non fanno il loro dovere”. E sono critiche “senza senso del ridicolo” quelle secondo le quali il processo breve danneggerebbe le famiglie delle vittime di tragedie come il terremoto dell’Aquila o la strage di Viareggio.

Il voto. Berlusconi parla anche dell’ipotesi elezioni, ci arriva ribadendo la necessità di una riforma della giustizia e colpendo duro i giudici, la Corte Costituzionale (“da organo di garanzia è diventato un organo politico sottoposto al volere dei pm di sinistra”) per poi chiedere alla platea: in questa situazione “vale la pena di andare a votare? Vale la pena, perché cambieremo questa situazione, non possiamo consentire oltre che la sovranità non appartenga al popolo, che attraverso il voto la cede ai suoi rappresentanti in Parlamento. Oggi invece la sovranità appartiene ai pm di sinistra e questo non può avere cittadinanza in un paese libero e democratico”. Applausi dal pubblico quando afferma che i magistrati “hanno fatto fuori un leader politico come Bettino Craxi, stanno oggi cercando di farlo con Berlusconi”. Il Cavaliere, poi, non rinuncia alla battuta. Stavolta la dedica a “quel 25 per cento di componente omosessuale che tutti noi abbiamo, anche io. Solo che io mi sono accorto che la mia è un’omosessualità… lesbica”.

L’opposizione. Con questa opposizione, sostiene il premier, non c’è spazio per il dialogo. Perché gli avversari sono coloro che “in passato hanno sposato un’ideologia che per le persone normali è la più disumana a criminale della storia dell’uomo, cioè il comunismo”. I leader dell’opposizione “sono gli stessi giovani dell’89” che “quando cadde il muro di Berlino tirarono innanzi e senza il coraggio di ammettere di aver sbagliato”. Da sinistra, insiste il presidente del Consiglio, solo la politica “del tanto peggio tanto meglio, quella per cui quello che fa il governo è sbagliato”. Il tutto “pur di fare il male di chi considerano un ostacolo da abbattere. Per tornare al potere rinunciano al bene del Paese”. Per questo non c’è spazio per un’intesa.

Le reazioni. “E’ un delirio irresponsabile – commenta il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro – è lui il vero eversore”. Finalmente “getta la maschera – interviene Leoluca Orlando (Idv) – perché ha ammesso che la prescrizione breve è stata fatta per lui”. Ha perso il controllo, osserva Lorenzo Cesa (Udc). Napolitano “deve intervenire al più presto”, dice il leader Idv Antonio Di Pietro. E l’accusa di “eversione” nei confronti del premier arriva anche dal finiano Italo Bocchino. Sconfiggere il “populismo di destra – incalza il segretario Pd Pierluigi Bersani – è ormai un’esigenza nazionale”.