Sequestrati i manifesti contro i pm – Alfano: “Non sono giustificabili” – Repubblica.it

16 Aprile 2011 0 Di luna_rossa

Sequestrati i manifesti contro i pm –  Alfano: “Non sono giustificabili” – Repubblica.it.

Sentite quatto persone in questura. Intervento del ministro della Giustizia, che condanna le affissioni. Avviate indagini e un’interrogazione parlamentare. Il Pd: “Bene, ma lo spieghi a Berlusconi”. Sofri: “Un’infamia”

MILANO – Blitz della Digos a Milano. Gli agenti hanno fatto irruzione in alcuni magazzini e sequestrato i manifesti con la scritta “Via le Br dalle Procure”. Quattro persone sono state ascoltate dagli inquirenti. Intanto Angelino Alfano, ministro della Giustizia, interviene sulla vicenda – sia pure con un ritardo sottolineato dalle opposizioni: “L’affissione dei manifesti che intendono paragonare l’attività dei magistrati alle manovre eversive delle Brigate Rosse, che proprio questo Stato ha combattuto con forza e determinazione, non può e non deve trovare alcuna giustificazione. L’autorità giudiziaria è garante dell’applicazione dei principi di legalità e di giustizia e sull’altare di questi ha versato un tributo, anche di sangue, che nessuno può né potrà dimenticare”. 

Ma la vicenda alimenta un clima già teso tra il governo e la magistratura, soprattutto dopo le parole 1 pronunciate oggi da Silvio Berlusconi. Rosy Bindi, presidente dell’assemblea nazionale del Pd, in una nota afferrma che “il nuovo attacco di Berlusconi ai magistrati 2 suona come l’avallo del premier alla vergognosa campagna di affissione a Milano”. Il sindaco della città Letizia Moratti

in serata si dichiara “d’accordo con Alfano” e invita ad “abbassare i toni”.

FOTO I manifesti anti pm 3

FOTO Il Pd copre le affissioni 4

Le indagini. Sulla provenienza dei manifesti indaga la Digos di Milano con il coordinamento della Procura della Repubblica. Sono state sentite quattro persone informate sui fatti. Gli agenti hanno compiuto alcune perquisizioni per risalire ai committenti del gesto, che si firmano “Associazione dalla parte della democrazia”. Dopo aver individuato il tipografo, i poliziotti hanno fatto irruzione in due magazzini di distribuzione e hanno sequestrato i manifesti con la scritta “Fuori le Br dalle Procure”. Nel febbraio scorso erano stati diffusi dei cartelloni di grosse dimensioni, firmati dalla stessa sigla, che riportavano la scritta “Silvio resisti, salva la democrazia”.

“Presto ci saranno indagati”. Formalmente, spiega il dirigente della Digos Bruno Megale, “non c’è ancora alcun indagato” ma è un’ipotesi più che probabile che nelle prossime ore qualcuno verrà iscritto nell’apposito registro. “Stiamo ancora lavorando”, aggiunge, lasciando intuire che presto potrebbero esserci nuovi sviluppi sul caso. Le persone ascoltate sono dipendenti di alcune società che distribuiscono i manifesti contestati.

Alfano, il Pd: “Bene, ora lo spieghi al premier”. Donatella Ferranti, capogruppo Pd alla commissione Giustizia della Camera, commenta la nota del ministro Alfano: “Apprezziamo le parole del ministro, auspichiamo adesso che anche il presidente del Consiglio ne tenga conto cessando di attaccare la magistratura e alimentare un clima di odio verso i giudici”. Sempre dal Pd arriva la richiesta di Emanuele Fiano, presidente del forum sicurezza del partito, perché si faccia chiarezza sulla provenienza dei manifesti: “Spero che l’interrogazione che abbiamo presentato abbia una risposta rapida. Se si dovesse verificare che dietro quei manifesti ci sono esponenti del governo o parlamentari del Pdl ci aspettiamo con altrettanta chiarezza provvedimenti di condanna politica nei loro confronti”.

Sofri: “Infamia e porcheria”. L’ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri, commenta la vicenda:”Quei manifesti sono una porcheria pura, un’infamia, non vale nemmeno la pena di dibattere dell’argomento”. Sofri aggiunge: “Parlare di necessità della memoria è una frase quasi consolatoria, ma in questo caso occorre almeno ricordare il poco che serve”.

(16 aprile 2011)