TMNews – Siria/ Wikileaks: Usa sostengono gruppi di opposizione del 2005

18 Aprile 2011 0 Di ken sharo

TMNews – Siria/ Wikileaks: Usa sostengono gruppi di opposizione del 2005.

Nel 2009 i diplomatici Usa chiesero di rivedere questa politica

Siria/ Wikileaks: Usa sostengono gruppi di opposizione del 2005
Roma, 18 apr. (TMNews) – Gli Stati Uniti finanziano i gruppi di opposizione in Siria dal 2005. Il Dipartimento di Stato ha cominciato a sostenere i leader dell’opposizione durante la Presidenza di George W. Bush, che congelò i rapporti con Damasco, e ha continuato con Barack Obama, che ha invece cercato di rilanciare i rapporti con il Presidente siriano Bashar al Assad. E’ quanto emerge dai documenti diffusi dal sito Wilkileaks, riportati oggi dal Washington Post.

Tra i progetti sostenuti da Washington figura l’emittente satellitare Barada Tv, che ha cominciato a trasmettere nel 2009. La televisione è legata al Movimento per la Giustizia e lo sviluppo, che ha sede a Londra e riunisce gli esuli siriani. Dai documenti diplomatici diffusi da Wikileaks emerge che gli Usa hanno garantito sei milioni di dollari all’organizzazione.

I cablogrammi rivelano anche la preoccupazione espressa nel 2009 dai diplomatici americani presenti a Damasco, quando vengono a sapere che l’intelligence siriana ha cominciato a fare domande sul programma Usa. Alcuni suggeriscono al Dipartimento di Stato di rivedere la propria politica, sostenendo che potrebbe indebolire l’iniziativa di Obama di rilanciare i rapporti con Damasco. Le autorità siriane “vedrebbero sicuramente ogni sostegno Usa a gruppi politici illegali come un appoggio a un cambiamento di regime”, si legge in un documento dell’aprile 2009. Non è chiaro se il Dipartimento di Stato abbia continuato o meno a finanziare gli oppositori, ma dai documenti diffusi da Wikileaks emerge che i fondi sono stati messi a disposizione almeno fino al settembre 2010.

Il Washington Post precisa di non aver pubblicato i nomi di alcune persone nè i dettagli di alcuni progetti su richiesta del Dipartimento di Stato, per motivi di sicurezza.