Emergenza rifiuti, tumori in aumento a Napoli Gli scienziati: uomini + 9,2%, donne + 12,4% Il prefetto: «Sanzioni ai Comuni lumaca» – Il Mattino

7 Luglio 2011 0 Di ken sharo


NAPOLI – Cifre choc sul legame tra tumori e rifiuti in Campania: sono contenute nel report che un gruppo di scienziati italiani pubblica oggi sull’autorevole rivista scientifica statunitense Cancer Biology and therapy. In trent’anni di rifiuti di tutta Italia smaltiti con logica criminale in Campania, le areee a nord di Napoli e a sud di Caserta risultano classificate «ad alto indice di pressione ambientale».

Colpa degli sversamenti abusivi e no: e nelle zone a maggior incidenza di sversamenti, anche tumori e malformazioni crescono. Le aree nere sono fra Napoli e Caserta e sul litorale domizio: qui c’è un aumento di morti del 9,2 per cento in più tra gli uomini e del 12, 4 in più tra le donne. I dati sono aggiornati al 2009. E annoverano anche una varietà di malformazioni congenite, più numerose del normale.

«Siamo a livelli ancora troppo bassi e per questo partiremo subito con le diffide ai Comuni». Il prefetto Andrea De Martino in un’intervista al Mattino annuncia la misura che intende far partire subito, da oggi, per arginare il rischio crisi. «Bisogna stringere i tempi anche la differenziata, ci sono 28 Comuni su 92 che dovranno mettersi in regola in tre mesi, altrimenti, come previsto, scatterà la nomina del commissario ad acta. E ne mirino c’è anche Napoli». Intanto, con l’estate che avanza e l’attesa ondata di caldo africano, la situazione in città si complica. E non sono solo le regioni a dire no ai rifiuti campani: da Domenico Zinzi, presidente della Provincia di Caserta, arriva un netto rifiuto alla possibilità di andare a scaricare a San Tammaro in attesa dei nulla osta per andare fuori regione. È corsa contro il tempo, i conferimenti e per domanisi rischiano 2000 tonnellate in strada.