I raid dei disoccupati Bros: interrogato neoeletto consigliere comunale – Il Mattino
10 Luglio 2011NAPOLI – Nell’indagine sulla galassia dei movimenti dei disoccupati organizzati e di alcuni raid teppistici commessi negli ultimi mesi a Napoli irrompe la politica. Ieri in Procura è stato convocato un consigliere comunale, il neoeletto Pietro Rinaldi, della lista «Napoli è tua»,
che sostiene la maggioranza del sindaco Luigi de Magistris. Due giorni fa a Rinaldi era stato notificato un invito a comparire firmato dal sostituto procuratore Raffaello Falcone, uno dei titolari delle indagini sui disordini causati durante alcune manifestazioni di lotta per il lavoro, ma anche su una serie di fatti sospetti che mescolerebbero tensioni sociali, emergenza ambientale e proteste degenerate in veri e propri raid, come quello durante il quale vennero imbrattate le pareti esterne della sede della giunta regionale, a Santa Lucia.
L’interrogatorio di Rinaldi, che non è indagato – Rinaldi è un avvocato che in passato è stato molto attivo e in prima linea nella protesta contro l’apertura della discarica a Chiaiano – si è svolto ieri pomeriggio negli uffici della Procura, al Centro direzionale. A ricevere il consigliere comunale c’erano i tre magistrati che compongono la «squadra» che si occupa dei fatti riconducibili alla galassia dei disoccupati organizzati.
Rinaldi ha risposto a tutte le domande che gli venivano rivolte: per quasi tre ore ha chiarito di non aver mai subìto minacce o pressioni da parte dei disoccupati appartenenti all’ex progetto «Bros», ma anzi di essere un convinto sostenitore dei loro diritti e delle battaglie che portano avanti in nome dell’affermazione al diritto al salario e all’occupazione. Ha anche riferito di aver preso parte ad alcune riunioni indette dagli stessi movimento di lotta per il lavoro napoletani, intervenendo alle loro assemblee. E di non sapere nulla in merito al presunto ruolo che alcune frange estreme di attivisti avrebbero avuto nella organizzazione e messa in atto di azioni violente per le strade di Napoli, anche di recente, e cioè in piena emergenza rifiuti.
Prima di entrare nello studio del pubblico ministero Raffaello Falcone, Rinaldi – eletto nella lista «Napoli è tua» – aveva rilasciato alcune dichiarazioni polemiche nei confronti dei magistrati inquirenti della Procura diretta da Giovandomenico Lepore. «Mi meraviglia il fatto di essere convocato dai pubblici ministeri che seguono questa indagine – aveva commentato Rinaldi, dando egli stesso notizia dell’invito a comparire ricevuto – E trovo assolutamente anomalo che la Procura della Repubblica si debba interessare dell’attività svolta delle funzioni politiche di un consigliere comunale».
«Non comprendo quale possa essere l’interesse della Procura – continua Rinaldi – in merito al mio sostegno per una importante e significativa esperienza di lotta autorganizzata della città». Pietro Rinaldi, consigliere vicino ai centri sociali, ha partecipato a numerosi incontri con il movimento dei precari Bors, «dopo tanti anni di sostegno alla loro lotta nelle piazze della città».
Dunque l’inchiesta va avanti. Nei giorni scorsi era stato ascoltato in procura dai pm Raffaello Falcone ed Urbano Mozzillo anche il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. I pm cercano di ricostruire il complesso scenario che unisce disagi sociali, emergenza rifiuti e raid teppistici, cercando di dare una risposta alla domanda fondamentale: esiste una regìa dietro le ultime azioni violente e i raid teppistici di Napoli?