infoaut.org – TUNISIA: [Ucciso manifestante] Attivisti mobilitati al grido di «Kasbah3»
18 Luglio 2011A SidiBouzid durante scontri tra polizia e manifestanti viene ucciso a colpi d’arma da fuoco, con un proiettile che passando da braccio gli ferisce il torace, Thabet Hajlaoui, ragazzo di 14 anni.
A Menzel Bourguiba viene dato alle fiamme un posto di polizia. Stessa sorte per i locali della forze dell’ordine a Intilaka, quartiere proletario di Tunisi dove gli scontri tra manifestanti e polizia sono durati per lunghe ore, tra pietre e lacrimogeni, molotov e proiettili.
Cortei e manifestazioni fino a tarda notte in tutta la Tunisia, a Gafsa e Kesserine la piazza torna a scandire lo storico slogan “il popolo vuole la caduta del regime”.
Questo il risultato di una sconsiderata quanto brutale repressione che ha colpito un pacifico sit in nei pressi della Kasbah venerdì 15, ancor prima che qualche slogan potesse essere pronunciato dai manifestanti che primi fra gli altri avevano raggiunto il concentramento. Si trattava di poche centinaia tra parenti dei martiri della rivoluzione, avvocati, mediattivisti e ragazzi venuti dalle regioni centrali della Tunisia. Un sit in che come punti di rivendicazione non faceva altro che ripetere gli argomenti che condividono da mesi la stragrande maggioranza dei tunisini a riguardo, ad esempio, alla verità e giustizia per i martiri della rivoluzione, al contrasto al governo ombra (la cui esistenza è stata confermata dall’ex-ministro degli interni), all’indipendenza della magistratura e all’interdizione reale degli ex appartenenti dell’RCD dalla vita politica del paese.
La violenza della repressione, che non si è fermata neanche davanti ai locali di una moschea riempita di lacrimogeni [immagini trasmesse da aljazeera], ha fatto montare l’indignazione di cui le proteste del fine settimana sono segno, e che già fanno contare tra le file dei manifestanti l’ennesimo giovanissimo martire.
TUNISIA: [Ucciso manifestante] Attivisti mobilitati al grido di «Kasbah3».