Intervista con De Magistris «Con Berlusconi rapporto istituzionale Ora mi aspetto collaborazione» – Il Mattino

27 Luglio 2011 0 Di luna_rossa

Intervista con De Magistris «Con Berlusconi rapporto istituzionale Ora mi aspetto collaborazione» – Il Mattino.

di Gerardo Ausiello

ROMA – È il giorno del disgelo, o almeno di un primo, timido riavvicinamento. E, visti i protagonisti, è già qualcosa.Luigi de Magistris entra a Palazzo Chigi con il volto teso e ne esce sorridente.
Silvio Berlusconi lo accoglie con una stretta di mano e insieme, prima di tuffarsi nel lavoro e nei problemi di Napoli, bevono anche un caffè. Così, dopo mesi di battaglia e di violente polemiche elettorali, si gettano le basi per un dialogo (istituzionale), che secondo il sindaco di Napoli potrà dare buoni frutti. E Berlusconi? Resta cauto, prende tempo ma assicura che farà tutte le valutazioni del caso insieme con i ministri.

Sindaco, cosa ha provato trovandosi faccia a faccia con Berlusconi?

«Sono venuto qui per discutere di Napoli e ho trovato da parte del premier attenzione e disponibilità».

Prima di entrare a Palazzo Chigi era un po’ teso. Ora come si sente?

«Meglio (sorride), ero teso perché concentrato sui grandi nodi della città. Il nostro obiettivo è ottenere lo sblocco immediato dei fondi che ci spettano. Siamo pronti a gestirli direttamente assumendoci tutte le responsabilità. Chiediamo di poter essere messi alla prova, com’è giusto che sia».

Qual è stata la risposta del presidente del Consiglio? Napoli torna a battere cassa?

«Non chiediamo risorse aggiuntive ma solo quelle che ci spettano e che sono bloccate. Del resto è ciò che dice la Lega invitandoci a spendere i soldi e ad essere efficienti. Ecco, noi non chiediamo altro».

Sui rifiuti, però, restano distanze incolmabili, soprattutto in merito al termovalorizzatore di Napoli Est.

«Vogliamo uscire da soli dall’emergenza e siamo convinti di potercela fare senza dover costruire il secondo inceneritore. Chiediamo i fondi per estendere la differenziata a 500mila abitanti e per costruire gli impianti necessari, in primis quelli di compostaggio».

E lei pensa che il governo accoglierà le sue richieste?

«Io sono un sindaco d’opposizione ma sono pronto a costruire un rapporto di collaborazione con l’esecutivo, costante e diretto. Per questo ritengo necessari incontri periodici con il presidente del Consiglio e con i ministri. Noi siamo un’amministrazione di alto profilo, che dialoga con tutti al di là dell’appartenenza. In gioco c’è il futuro di Napoli, che sta a cuore ai napoletani e all’Italia intera. Per questo mi aspetto dal governo una risposta importante. La mia è una prudenza speranzosa, che mi auguro si traduca in gesti e fatti concreti».

Ma lei è pur sempre esponente del partito che è tra i principali oppositori del premier. E con cui non corre buon sangue.

«Credo che il risultato elettorale abbia dimostrato che con me c’è la Napoli sana, quella che vuole ripartire e voltare pagina. Ci sono le categorie produttive, gli artigiani, i commercianti, i giovani e le donne. Questo è il dato più importante e io, da sindaco, sono pronto a lavorare con il governo».

Ora non dirà che lei e Berlusconi diventerete amici.

«Abbiamo avuto un primo incontro importante e proficuo. Ce ne saranno altri. E magari nei prossimi colloqui ci sarà anche l’occasione per qualche battuta».

E per le barzellette?

«Anche, vedremo…».