La Gazzetta del Mezzogiorno.it | «A3» Salerno-Reggio stessa autostrada stesso inferno: da anni

18 Luglio 2011 0 Di luna_rossa

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | «A3» Salerno-Reggio stessa autostrada stesso inferno: da anni.

Le ultime parole famose le ha pronunciate il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, nella sua qualità di dirigente dell’Anci, che ha scagliato l’ennesimo anatema contro la «mulattiera» A3. Santarsiero ha detto con schiettezza: «l’autostrada Salerno-Reggio Calabria non esiste, si prega di avvisare l’Italia». Quella «A3» sulla quale si vorrebbe far pagare il pedaggio.

L’autostrada dei cantieri interminabili, delle interruzioni perpetue, delle code che si ripetono, degli automobilisti sequestrati in ogni stagione, del consueto «bollino nero» in queste giornate del grande esodo, non è cosa presentabile per un Paese decente.

Anche in questo week-end si sono verificate interruzioni a singhiozzo con i viaggiatori costretti a fare code o deviazioni. Soprattutto sabato è stata una giornata nera. Per questo percorso, dagli esiti incerti, vale quello che affermò sprezzantemente il Metternich per l’Italia: è solo un’espressione geografica. Di autostradale qui resta ben poco. Da Campagna a Contursi, da Padula Buonabitacolo a Lagonegro.

È un lungo grido di dolore. E quando si è riusciti a passare oltre, la sensazione dei viaggiatori è come di chi è riuscito a farla franca. A scampare a un destino funesto. Alla luce dei disagi già vissuti in questo week end, la preoccupazione va al grande esodo di fine luglio e di metà agosto. A volerci trovare il lato positivo (da inguaribili ottimisti), questa porta del Sud assicura ciò che nessun’altra autostrada è in grado di regalare al viaggiatore che la percorre. L’incertezza su come va a finire. Il brivido dei viaggi esotici dove si va in vacanza anche perché non si sa come se ne uscirà. D’altronde, con questi scenari, o la si prende con spirito d’avventura o ci si arrabbia per davvero.