La Gazzetta del Mezzogiorno.it | D’Addario ascoltata venerdì da Laudati?

La Gazzetta del Mezzogiorno.it | D’Addario ascoltata venerdì da Laudati?.

Giovanni Longo

Bari –  Entro questa settimana (forse venerdì) Patrizia D’Addario potrebbe essere ascoltata dai magistrati baresi. A quanto pare sarà lo stesso capo dell’ufficio inquirente, il procuratore Antonio Laudati ad interrogare la signora D’Addario in un luogo segreto e al riparo dai giornalisti, in merito alle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista pubblicata sabato scorso dal quotidiano «Libero». La escort barese aveva dichiarato – tra l’altro – che le venne «imposto di rilasciare decine e decine di interviste, a cominciare da quella concordata dal mio avvocato con il Corriere della Sera, per fare esplodere il caso e arrivare allo scandalo».

Sul coinvolgimento dell’ex difensore della D’Addario, come anticipato ieri dalla «Gazzetta», se ne occuperà anche il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari che chiederà chiarimenti all’avvocato Maria Pia Vigilante prima di aprire un eventuale procedimento disciplinare. Dal canto suo, l’avvocato Vigilante ha ribadito che la decisione di rendere pubblica la vicenda fu della stessa D’Addario e che lei si limitò ad assisterla da un punto di vista legale.

Sulla nuova versione fornita dalla ex escort barese, la Procura di Bari avrebbe aperto un apposito fascicolo d’inchiesta che conterrebbe, al momento, solo le notizie fornite dagli organi di informazione nei giorni scorsi. L’ipotesi di un presunto «complotto» su una regia mediatico-politico-giudiziaria che avrebbe gestito la vicenda è già, in un altro fascicolo, al vaglio degli inquirenti.

Intanto, dopo che la Guardia di finanza ha depositato a fine giugno l’informativa conclusiva, potrebbe chiudersi a giorni l’inchiesta sulle donne che l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini avrebbe portato nelle residenze sarda e romana del presidente Silvio Berlusconi nell’estate 2008. Nel fascicolo sarebbe indagato per favoreggiamento della prostituzione il solo Tarantini, anche per donne «fornite» ad esponenti del centrosinistra, come l’allora vicepresidente Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo.