La grande sanità della Lombardia, il modello vincente.
19 Luglio 2011 0 Di slasch16
Ammetto tranquillamente che non siamo mai stati dei bravi amministratori della nostra economia familiare, sicuramente non ci tagliamo le vene per risparmiare, per i posteri, o per risparmiare obbligatoriamente qualcosa per comprare dei bot.
Quello che ero bravissimo a fare per l’azienda nella quale ho lavorato non l’ho mai applicato nella gestione familiare.
Qualche anno fa, in seguito ad un disguido, mi sono detto, lo facevo per la ditta e non lo faccio per casa mia?
Detto fatto mi sono fatto un programmino con Office per gestire l’economia, entrate uscite, della mia famigliola.
E’ grazie a questo programmnino che ho potuto constatare che dal gennaio 2010 ad oggi ho speso in ticket sanitari 386,75 euro.
772340 lire.
Non è preciso al centesimo in quanto è solo quello che ho pagato con il bancomat, alcune volte abbiamo pagato con il contante.
Mi spiego, se faccio un prelievo bancomat di 200 euro nel mio programmino segno solo 200 euro bancomat, se li spendiamo per le sigarette, ticket sanitari, o per altro la spesa entra alla voce bancomat varie.
Ovvio che è sempre meglio spenderli così che per la cremazione, ma questo spiega perchè i lombardi non diano fuori di testa per l’ennesimo balzello imposto dal governo, ci hanno fatto il callo e da parecchio.
Mi tocco i portafortuna ed azzardo un’altra considerazione, noi siamo già tra quelli fortunati, conosco persone che hanno avuto più “problemi” di noi con la salute e non oso immaginare cosa abbiano dovuto scucire.
Insomma c’è sempre chi sta peggio ed è a queste persone che mancano di rispetto con queste mazzette odiose.
Ieri eravamo alla Pio X. In attesa per pagare i balzelli vari c’erano almeno 100 persone, la sala d’attesa era piena e diversi erano nel corridoio dotato di display pure lui.
Ad un certo punto arriva una suora, saluta calorosamente una coppia in attesa come noi e sento che dice: dammi tutto a me che ci penso io.
Figuratevi se perdo una occasione del genere.
Butto un occhio ai display degli sportelli e noto che lo sportello N° 1 è fermo più del dovuto sullo stesso numero di ticket ma allo sportello non c’è nessuno.
Assumo l’atteggiamento di quello che si è perso e comincio a guardare dentro gli sportelli, in realtà puntando immediatamente al N° 1.
Infatti, defilata, c’era la suora che parlottava con l’addetto ed è per questo che pur non essendoci nessuno il numero di chiamata era fermo.
L’ho aspettata nel retro, all’uscita degli uffici.
Doveva per forza passarmi davanti.
L’ho guardata negli occhi e le ho detto: abbiamo fatto la buona azione, il Signore le conserverà 7 locali in paradiso.
Ha avuto una reazione immediata, sembrava le avessi messo un razzo nel culo.
Quando sono tornato nel corridoio la coppia di conoscenti non c’era più.
C’è chi è unto dal Signore e chi è unto dalla suora, di comunione e liberazione.
Non è uno scandalo è la norma in Italia, in cielo, in terra ed in ogni luogo.
Noi, siamo il paese dei furbi.
Adesso che ci penso anch’io sono stato privilegiato dal clero.
Non avevo fatto il corso dei genitori per battezzare il figlio ed ovviamente era voluto, ma la mia famiglia pressava insistentemente perchè fosse battezzato cosicchè, nel giorno stabilito dal volantino che ci hanno dato all’ospedale, ci siamo presentati in chiesa per il battesimo.
Mi chiesero il cognome e dopo poco arrivò un pretino che disse: lei non è nella lista, non possiamo battezzare il bambino.
Voi non avete fatto il corso dei genitori.
La chiesa era quasi piena, tutte le famiglie erano schierate nei banchi in attesa della cerimonia.
Mentre dicevo al pretino che il corso non l’avevamo fatto e che non l’avremo fatto mai il pretino si scaldò un momento: senza il corso non possiamo battezzarlo.
Il trambusto attirò l’attenzione dei presenti, dalla sacrestia uscì un mio collega notoriamente devoto e mi disse cosa fai qui?
Ho portato il bambino per il battesimo ma il prete mi ha detto che non può battezzarlo per via che non abbiamo fatto il corso.
Digli che o lo prendono oggi o non lo prendono più.
Si girò verso il pretino e gli disse: questo lo conosco io, facciamolo battezzare.
Fummo schierati in prima fila, occupammo le prime due file di banchi ed il figliolo fu battezzato.
Fonte Di Tutto di più, Slasch16.
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Pensionato, ex quadro. Di sinistra.