liberazione.it – Tirrenia passa ai privati –

27 Luglio 2011 0 Di luna_rossa

Tirrenia passa ai privati.

fotografia “La Stampa” da archivio redazione N.R.

Tirrenia è passata ai privati. La compagnia statale è ora di proprietà della Cin (Compagnia italiana navigazione), cordata formata da Marinvest, Grimaldi Group e il gruppo Moby che l’ha acquistata per la cifra di 380 milioni di euro. Perché il passaggio diventi definitivo manca soltanto il via libera antitrust da parte della Commissione Europea. In una nota, Tirrenia afferma che il contratto è stato stipulato “nel rispetto delle previsioni procedurali e secondo le previste tempistiche”. Un contratto che “prevede l’acquisto del marchio ‘Tirrenia’, di 18 navi e delle linee attraverso la convenzione che verrà stipulata con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Il piano industriale di Cin, scrive ancora Tirrenia, “prevede il mantenimento dell’intero organico (circa 1.600 lavoratori, ndr), la sostituzione immediata del naviglio obsoleto, il potenziamento della rete commerciale, l’adeguamento degli standard di bordo ai livelli internazionali e il miglioramento immediato dei servizi e delle condizioni di viaggio dei passeggeri”. Soddisfazione per la chiusura della trattativa è stata espressa dal Governo: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha sottolineato che ‘il governo ha mantenuto un altro importante impegno programmatico’ e il suo collega dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha rilevato che “un ingente problema di una società pubblica è stato trasformato in una nuova e strategica opportunità di mercato”, aggiungendo che ora occorre “un immediato rilancio dei servizi di trasporto, anche attraverso la nuova convenzione per la continuità territoriale tra Cin e ministero delle Infrastrutture”. Di tutt’altro tono le reazioni che arrivano dalla Sardegna. “La vendita della Tirrenia deve essere impugnata a tutti i livelli e costituisce una palese violazione costituzionale dell’autonomia della Sardegna e del diritto alla mobilità”, ha dichiarato il deputato sardo Mauro Pili (Pdl) appresa la notizia della vendita della compagnia di navigazione alla Cin. Secondo Pili, “ha prevalso la logica di liberarsi del carrozzone Tirrenia piuttosto che quello di garantire la continuità territoriale per la Sardegna e ci sono tutti gli estremi per far annullare gli atti del commissario che con questo blitz si conferma responsabile di un vero proprio schiaffo che colpisce duramente la Sardegna e i sardi”. Ancora più dura la reazione del Partito Sardo d’Azione: “Oggi il Governo nazionale dà un altro schiaffo ai Sardi ed alla Sardegna – ha affermato il capogruppo Giacomo Sanna – regalando agli armatori privati la Tirrenia e cercando di mettere ai sardi le catene, rendendoli succubi di un cartello oligopolistico che di fatto metterà in ginocchio il sistema socio economico della Sardegna. A questo affronto è necessario rispondere con fermezza, portando lo scontro sino alle estreme conseguenze, percorrendo tutte le strade, prima fra tutte il ricorso alla Corte Costituzionale per il rispetto dell’articolo 14 comma 2 dello statuto”. La riapertura del confronto con il sindacato sul piano industriale di Cin e sul rispetto degli impegni relativi ai lavoratori è quanto chiede invece la Filt Cgil, che con il suo segretario generale Franco Nasso, sottolinea che “dopo l’intesa, arrivata a seguito di una lunghissima trattativa tra Cin e il Commissario, si può ora riavviare la trattativa sindacale”. “Bisogna – ha detto Nasso – che nell’attesa del pronunciamento dell’Antitrust, si apra il confronto e che le dichiarazioni di Cin relative alla continuità occupazionale e alla conferma delle condizioni contrattuali in essere si traducano al più presto in un accordo, in modo tale che per i lavoratori interessati si chiuda questa fin troppo lunga fase di incertezze e preoccupazioni”.